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    Agrigento espugna Trapani dopo un tempo supplementare e conquista la vetta del girone

    Impresa di Agrigento che dopo un un tempo supplementare viola il parquet ancora imbattuto di Trapani e si proietta momentaneamente in testa alla classifica del girone Ovest della A2. Partita sempre in equilibrio con leggera predominanza ospite, Trapani recupera 7 punti negli ultimi minuti dei tempi regolamentari, ma l’overtime è tutto di Agrigento che in classifica aggancia Scafati al primo posto a quota 20, conquistando in anticipo il pass per la FINAL EIGHT di Rimini.

    Vista da Trapani

    La giornata di Santo Stefano lascia un sapore amaro nella bocca della Pallacanestro Trapani, che non riesce a conquistare la vittoria contro la Fortitudo Agrigento. E’ il primo derby di stagione regolare e il Pala Conad dimostra di sentirlo particolarmente, mostrandosi con la propria veste migliore e un afflusso di spettatori al massimo stagionale. Da registrare anche una cospicua partecipazione di tifosi ospiti, in un’atmosfera che diventa rovente fin dall’immediato pregara. Nelle fasi iniziali del match gli attacchi partono entrambe le squadre con il piede giusto. Sono Renzi ed Eatherton, in particolare, a mettersi in luce, diventando immediatamente protagonisti e dando vita a una sfida nella sfida. Agrigento prova di essere arrivata a Trapani con intenzioni più che bellicose, giocando con grande energia e trovando presto il primo vantaggio significativo del match (10-15 al 7’). La risposta interna è in una schiacciata tonante di Tommasini e in un canestro in penetrazione dello stesso playmaker granata, che ha il merito di mandare i suoi al primo intervallo con sole tre lunghezze da recuperare. E’ ancora di Tommasini la marcatura che apre la seconda frazione, ma il vantaggio diventa realtà, dopo diverse occasioni fallite dal quintetto di coach Ducarello, con una tripla di Ganeto (27-16 al 15’). Si segna meno e la partita diventa ancora più fisica, con le formazioni che continuano a giocare a viso aperto. Capitan Filloy entra e dà un contributo essenziale ai suoi, segnando le due triple che contrastano il nuovo tentativo di allungo ospite (33-35 al 19’). Quando le squadre vanno all’intervallo lungo, così, l’equilibrio continua a regnare sovrano. Gli uomini guidati da coach Ciani rientrano in campo con il piglio giusto, lasciando intendere come Trapani, se intende spuntarla, dovrà sudare almeno sette camicie. Mays e Griffin, gli americani granata, cercano in tutti i modi di sbloccarsi, ma trovano una resistenza davvero coriacea ed, evidentemente, studiata a tavolino in settimana da parte degli avversari. Fortunatamente per Trapani, ci pensano Tommasini e Renzi a tener botta: il pivot ligure, con due liberi, riporta nuovamente la sfida in parità (41-41 al 25’). Evagelisti si riscalda e segna 5 punti consecutivi, mentre Trapani continua a rimanere aggrappata alle possenti spalle di Renzi. La variabile inattesa del match si chiama Federico Vai: sue le due triple che mantengono Agrigento in vantaggio al termine della frazione, nonostante arrivino finalmente i primi canestri dal campo di Mays in penetrazione. I granata riescono a stringere qualche vite in difesa quando inizia l’ultimo quarto, mentre Filloy riporta avanti i suoi con due tiri pesanti (62-60 al 34’). Se ci sono giocatori che si notano pur non maturando statistiche da capogiro, Viglianisi è senz’altro uno di questi: sono suoi due recuperi difensivi in fila che aiutano non poco il momento positivo trapanese. Gli ospiti trovano linfa vitale dai muscoli di Martin, che riporta la Fortitudo avanti. Negli ultimi minuti le percentuali al tiro tradiscono Trapani, vedendo gli ospiti rosicchiare pian piano dei punti fondamentali per costruire un vantaggio importante. Ganeto prova a rimettere tutto in discussione con un due canestri consecutivi, regalando di puro orgoglio la parità ai suoi a 19 secondi dal termine (69-69), ma Evangelisti si procura e realizza due liberi dall’altra parte. Tommasini lo imita pochi istanti dopo, cosi che gli ospiti hanno la palla della vittoria tra le mani. Saccaggi da tre colpisce il ferro allo scadere ed è supplementare. Nel prolungamento gli ospiti trovano immediatamente un parziale a proprio favore e Trapani sembra perdere lucidità in fase realizzativa. Ganeto è l’ultimo a mollare e i granata lottano fino all’ultimo secondo, ma non trovano le energie necessarie a risalire completamente la china per l’ennesima volta, trovandosi costretti a cedere per la prima volta i due punti a una contendente sul proprio parquet. Ma non ci sarà troppo tempo per gli uomini di coach Ducarello per rimuginare troppo, dal momento che tra otto giorni ai granata toccherà il secondo derby consecutivo, stavolta sul campo di Barcellona. E sarà certamente un’altra battaglia.

    Vista da Agrigento

    5 minuti di grande basket e il finale di 94-86 per i biancazzurri, trascinati dai 24 punti di Marco Evangelisti, dalle doppie-doppie di Albano Chiarastella e Kelvin Martin (10 e 13 rimbalzi rispettivamente), ottenendo la quinta vittoria consecutiva e contestualmente la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia LNP.

    I derby sono così. Intensi, equilibrati, a volte senza senso quando una partita apparentemente decisa subisce un rapido capovolgimento di fronte, com’è successo negli ultimi 40 secondi dei tempi regolamentari.

    Alessandro Piazza organizza il gioco.

    Alessandro Piazza organizza il gioco.

    Dopo una partita quasi perfetta dal punto di vista tattico e difensivo, la Fortitudo Moncada Agrigento si è fatta paura dilapidando un +6 costruito con grande fatica al cospetto di una squadra fino a oggi imbattuta in trasferta e con un potenziale offensivo notevole.

    Ma questi biancazzurri hanno dimostrato ancora una volta di sapersi rigenerare in un attimo, di avere risorse mentali fuori dal comune per eliminare la delusione del momento e tornare a produrre pallacanestro ad altissimo livello.

    Kelvin Martin in azione.

    Kelvin Martin in azione.

    La vittoria in casa della Lighthouse Trapani matura così, con un supplementare gestito perfettamente seguendo l’esperienza, la qualità e il sangue freddo del grande ex Evangelisti, ancora una volta protagonista assoluto del derby in casa trapanese, come nella scorsa stagione.

    Agrigento ha condotto per quasi tutto il tempo, riuscendo a contenere al massimo possibile il talento di Ked’drick Mays sul perimetro e contrastare la forza e la tecnica di Andrea Renzi in area. Trapani, che ha pure lei risorse e uomini di qualità, è stata avversaria dura, tenace, che non ha mollato mai.

    Il tifo biancazzurro a Trapani!

    Il tifo biancazzurro a Trapani!

    I biancazzurri hanno avuto il merito di essere più lucidi nelle scelte, più fluidi nei possessi decisivi, più bravi a oscurare la via del canestro quando contava di più. Un gruppo, una squadra favolosa che ottiene anche il primato provvisorio (con Scafati).

    Poco altro da aggiungere, se non un ringraziamento agli oltre 200 agrigentini che hanno accompagnato e sostenuto incessantemente la squadra, raccogliendo il meritato festeggiamento. Questo derby è tutto vostro, tutto nostro. Perché #WeAreAgrigento!

    Tabellino:

    Pallacanestro Trapani:
    Mays 12, Renzi 17, Tommasini 15, Gloria n.e., Chessa 6, Molteni n.e., Ganeto 14, Viglianisi 2, Filloy 17, Griffin 3. All: Ducarello

    Moncada Fortitudo Agrigento:
    Martin 16, Vai 6, Evangelisti 24, Chiarastella 11, De Laurentiis 10, Saccaggi 13, Morcaino n.e.,Visentin, Piazza 6, Eatherton 9. All: Ciani

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