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    C GOLD. Basket School parla Raivis Scerbinskis: “A Messina mi sono divertito, è stato fantastico giocare con questa squadra”

    La più lieta sorpresa del campionato di serie C Gold, siculo calabrese, 2021-22 ha un nome: Raivis Scerbinskis. E’ arrivato a inizio stagione nella Gold & Gold Messina, direttamente dagli Stati Uniti dove si è messo in evidenza nelle file della Barry University. Di nazionalità lettone, Scerbinskis ci ha messo poco ad ambientarsi in riva allo Stretto, merito anche di un gruppo straordinario. Già dai primi allenamenti il sorriso sornione di Pippo Sidoti faceva intendere che il ragazzo di Riga era il giocatore giusto per il suo sistema di gioco. Lo staff tecnico della Basket School Messina ci aveva visto ancora una volta bene, e nelle prime amichevoli arrivava la conferma. Si è aggiudicato la classifica dei migliori realizzatori con 570 punti, ma già al termine della regular season era il principe dei bomber. Con un high di 45 punti in semifinale playoff ha trascinato gli scolari in una finale bellissima, nonostante la promozione in B sia sfuggita in gara tre. Ragazzo molto discreto, ottimo professionista, Raivis ama parlare poco: per lui parlano le prestazioni. Ma come di consueto, quando la stagione si conclude, non possiamo sottrarci dal tracciare un bilancio con il nostro bomber, che tra pochi giorni lascerà la Sicilia.

    Per lui il balzo è stato enorme, catapultato da Miami a Messina in un ambiente nuovo e soprattutto il suo primo campionato in Italia: “Il mio primo anno di esperienza nel basket italiano è stato fantastico – afferma Scerbinskis -. Individualmente per me e per la squadra in generale è stata una buona stagione con tante belle vittorie”. Hai trovato differenze rispetto ai campionati che hai giocato prima di questa stagione italiana? E come ti è sembrato il livello del campionato di serie C Gold italiano? “Prima di venire in Italia giocavo a basket al college in America. La differenza più grande è sicuramente l’atletismo e il ritmo del gioco. Il basket del college americano è molto veloce e atletico, mentre il basket qui è più lento, ma più tattico”.

    Sei stato il grande protagonista del campionato, i tuoi 570 punti hanno trascinato la Basket School Messina in finale. E’ stata per te una stagione davvero straordinaria, ma potevate fare di più? “Penso che io e i miei compagni di squadra avremmo sicuramente potuto fare di più, perché non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo finale, che era vincere il campionato, io cerco sempre di fissare gli obiettivi in ​​​​alto. Ma allo stesso tempo arrivare in finale penso sia un ottimo risultato anche per noi, e sapendo che solo una grande squadra come il Palermo è arrivata davanti a noi in campionato, e guarderò sicuramente a questa stagione come a una stagione di successi nel complesso”.

    Abbiamo notato che ti sei inserito subito all’interno del gruppo squadra, come ti sei trovato con i compagni e con coach Pippo Sidoti? “La mia esperienza è stata positiva. Il sistema che abbiamo applicato con coach Pippo è stato fantastico. Tatticamente è un allenatore molto intelligente e si è assicurato che il nostro attacco fosse difficile da difendere, inserendo costantemente nuovi schemi nel nostro sistema durante la stagione. È stato fantastico giocare con questa squadra. Tutti venivano ad allenarsi ogni giorno con la giusta mentalità, pronti dare il massimo ed a migliorarsi. Quando hai compagni di squadra del genere puoi sempre aspettarti buoni risultati”.

    Oltre alla nascita del piccolo Noah, che credo ti legherà a Messina, quali i ricordi più belli che porterai con te di questa esperienza siciliana? “I ricordi più belli oltre alla nascita di mio figlio Noah saranno sicuramente sul campo da basket, nella cavalcata fino alla finale. Il viaggio che ci ha portato alla finale con alti e bassi è ciò che ricorderò di più. Mi sono davvero divertito. Ho un tatuaggio sulla gamba che dice “Goditi il ​​viaggio”, ed è quello che cerco sempre di fare. Non c’è niente di meglio che poter godere di quello che fai”.

    Messina, la Sicilia e non solo hanno ammirato il tuo talento. Sei sicuramente un beniamino dei tifosi messinesi. Cosa vuoi dire agli appassionati? “Voglio ringraziare i tifosi per averci supportato per tutta la stagione, specialmente durante le finali, il loro supporto è stato fantastico, ha aiutato me e i miei compagni di squadra a giocare meglio ogni singola partita”. Parlare di futuro adesso è troppo presto, è impossibile prevedere il domani sportivo di Raivis. Siamo certi però che lo vedremo in alto nelle classifiche e lo seguiremo sempre con grande affetto. Grazie ragazzo per averci fatto sognare. Good luck Raivis!

     

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