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    C SILVER. Nota del presidente dell’Aretusa Siracusa Giuseppe Padua

    Pubblichiamo integralmente la nota inviata alla nostra redazione, indirizzata al direttore Chiara Borzì, inviata dal presidente dell’Aretusa Siracusa Giuseppe Padua.


    Gent.le Direttore,
    oggi ho letto un articolo a firma Chiara Borzi del 16 agosto 2016 dal titolo: Eagles Palermo, obiettivo dichiarato. Flavio Priulla: “In campo quest’anno per sognare la B”.
    L’articolo riporta un’intervista a coach Priulla, e con
    L’articolo riporta un’intervista a coach Priulla, e con mio grande stupore ho letto un passo di tale intervista che riporto integralmente, “Non penso qualcuno giocherà a perdere come successo lo scorso anno, vedi come ha fatto daSiracusa – ha spiegato Priulla “.

    Chi ha seguito la nostra squadra sa i problemi che ha avuto nella stagione 2016/2017, ha subito 15 infortuni, di cui alcuni molto gravi, come quello di Andrea Sorrentino che dal 21 dicembre 2016 non è più rientrato in campo. Io non so a cosa si riferisca il sig. Priulla quando afferma che “Siracusa ha giocato a perdere”, considerato che la Polisportiva Aretusa ha chiuso la regular season al 3° posto vincendo anche l’ultima gara contro l’imbattuta capolista Costa D’Orlando al PalaAkradina, senza Andrea Sorrentino, senza gli atleti stranieri e con in campo il secondo play maker che ha giocato solo pochi minuti a causa di un problema alla schiena. Forse si riferisce alle tre gare di play off contro Ragusa giocate tutte senza 4 atleti di quintetto ed usciti sconfitti alla terza gara tra gli applausi del nostro pubblico (che non si è minimamente accorto che la squadra stesse giocando per perdere quella gara, secondo quanto afferma il sig. Priulla). Ritengo che la dichiarazione dello stesso, sia gravissima e lesiva nei confronti dell’immagine della società A.D. Polisportiva Aretusa e io non permetto a nessuno di infangare l’onorabilità della società, dello staff tecnico e dei giocatori. Però Io credo anche che coach Priulla, da serio professionista qual è, capisca il peso delle sue parole e che non abbia alcuna riserva nel porgere le sue scuse pubbliche.

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