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    Coach Di Carlo: “Contro Trento era una partita speciale, felici di aver sfatato il taboo”

    Le dichiarazioni in sala stampa dei protagonisti di Betaland Capo d’Orlando – Dolomiti Energia Trento.

    Gennaro Di Carlo (Head Coach Betaland Capo d’Orlando): “Voglio dedicare questa vittoria al nostro direttore marketing Giovanni Russo, che qualche giorno fa ha perso la mamma, e alla famiglia di Calogero Mazzurco, il nostro autista che ci accompagnava sempre nei nostri viaggi, venuto a mancare due giorni fa. Ovviamente siamo contenti, questa era una partita speciale per Capo d’Orlando, perché Trento era l’unica squadra che in Serie A non eravamo mai riusciti a battere. Essere riusciti nell’impresa ci rende orgogliosi e vuol dire che stiamo acquisendo una mentalità giusta. L’inserimento di Maynor ha subito dato qualità ai nostri giochi. Registro che la squadra fa costantemente dei miglioramenti, ma non dobbiamo distrarci e rimanere sul pezzo. Martedì arriva Ludwigsburg e vincere significherebbe riaprire i giochi anche in Basketball Champions League. Quello che oggi mi ha fatto più piacere è stata la voglia di passarci la palla, le statistiche parlano di 19 assist, questo significa che la squadra ha fatto in modo di prendere sempre il miglior tiro possibile. Inserire un giocatore come Maynor e sfruttare Atsur come appoggio ci porta ad avere grande beneficio da due giocatori molto intelligenti. Siamo a 4 vittorie a 6 giornate dalla fine del girone di andata e chiedo ai tifosi di essere collaborativi e di credere in noi, che puntiamo con fiducia alla zona playoff”.

    Jakub Wojciechowski (ala-centro Betaland Capo d’Orlando): “Oggi potevamo avere tante scuse, come gli impegni che abbiamo avuto con le nazionali, i cambiamenti nella squadra con l’inserimento di giocatori nuovi. Ma non ci interessava trovare scuse, volevamo vincere e ce l’abbiamo fatta, dimostrando che anche nei momenti di difficoltà riusciamo a fare le nostre cose per bene e a vincere. Siamo una squadra giovane e inesperta, sapevamo che ci sarebbe voluto del tempo per conoscerci e dobbiamo ancora capire del tutto quanto valiamo. Dobbiamo anche sbattere nel muro a volte, ma sempre a testa alta, per arrivare a quello che vogliamo. Sono consapevole di avere qui a Capo d’Orlando una grande opportunità, so che la società crede tanto in me e che posso fare un passo avanti anche individualmente. Maynor è un giocatore che ha già dimostrato di avere tanti punti nelle mani e di saper muovere la palla sfruttando le nostre caratteristiche passandoci la palla”.

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