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    Coach Serventi a Catania per la seconda edizione di GBA: “Camp unico, solo in America tanta cura ai fondamentali nella post season”

    Grind Basketball Academy ai nastri di partenza della seconda edizione organizzata a Catania. Un traguardo che consegna continuità al progetto di Alessandra Formica, atleta professionista catanese, che proprio in Sicilia ha deciso di costruire una nuova realtà dedicata al perfezionamento della tecnica e la forma fisica dei cestisti professionisti nella post season.

    Nello staff allenatori di tutto rispetto a disposizione di GBA spicca il nome di coach Lorenzo Serventi, palma di bronzo per il merito tecnico Coni 2017 e miglior allenatore della Serie A1 LBF nella stagione 2012-2013.

    E’ il secondo anno in cui questo happening si ripete per le ragazze che vogliono migliorare e crescere nella post season – evidenzia Serventi -. Voglio fare i complimenti ad Alessandra Formica che dopo aver consolidato il primo anno, ha fatto già sold out nel secondo. E’ segno che il lavoro paga, che abbiamo seminato bene, che lei è stata brava a promuovere questo progetto unico in Italia. Quest’anno riusciremo a farlo con sole iscritte donne, lo scorso anno era misto, è segno che le ragazze sono aumentate e di tanto“.

    Grind Basketball Academy si ripete al termine della stagione 2018-2019 con la stessa formula vincente: allenamenti individuali, cura dei fondamentali, preparazione fisica.

    Il camp di alta specializzazione si svolgerà al PalaCus dall’8 al 14 luglio 2019.

    Cerchiamo di far prevalere l’importanza della post season, come avviene già in America e nel resto del Mondo, come momento in cui le ragazze possono migliorare fisicamente e tecnicamente. Se in Italia l’aspetto “fisico” è già avanti, quello tecnico lo è poco. Noi uniamo entrambe le cose grazie al professor Giovanni Giustino, che lavora proficuamente insieme a me nella cura del corpo delle atlete da un punto di vista fisico ed io tecnico. E’ un momento importantissimo perché va fuori dall’aspetto tattico dei campionati, delle logiche di una squadra, si pensa solo al miglioramento della tecnica individuale pura. Quel che vogliamo fare – continua l’allenatore emiliano di Grind Basketball Academy – è curare ogni giorno uno degli aspetti del gioco, farne capire ancora meglio alcuni elementi attraverso la tecnica individuale. Un aspetto d’insieme che scaturisce dal miglioramento della singola atleta. Migliorare il gioco, la capacità di lettura, attraverso gli strumenti che sono poi i fondamentali. E’ questa secondo me una sfida e un aspetto molto stimolante per le atlete“.

    Come lavoreranno le iscritte a Grind Basketball Academy?

    Le giocatrici saranno divise in base al ruolo, all’età, le capacità. Lavoreranno sempre tre volte al giorno tecnicamente e una volta fisicamente. Saranno sempre divise in gruppi di 3-4 singoli, in modo da poter prestare la massima attenzione ad ognuna di loro, in modo da poterle monitorare meglio, correggere e arrivare anche all’autocorrezione della lacuna tecnica. Il nostro obiettivo è che tornino a casa con la consapevolezza d’essere migliorate, con la consapevolezza che chi lavora migliora, tornino alle proprie società con un bagaglio arricchito dalla settimana di camp a Catania. Noi ci siamo per far crescere il numero di atlete dal bagaglio tecnico e fisico migliorato, con capacità di autocorrezione dei propri errori quando giocano a pallacanestro. Che è poi lo sport più bello del mondo!

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