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    Crisi Agrigento. Moncada: “Ho speso 9mln in 6 anni, sarò solo sponsor”. Ciani nei piani di Mantova

    In greco la parola “crisi” si traduce “krino” ovvero discernere, giudicare,  valutare. Non ha l’eccezione negativa che oggi noi conosciamo, ma di riflessione per una rigenerazione.

    La parola “krino” è tornata alla ribalta nell’ellenica Agrigento, ma più nella sua accezione contemporanea che storica.

    L’ambiente cestistico agrigentino, infatti, non può sorridere di fronte la scelta confermata ieri dal presidente della Fortitudo Agrigento, Salvatore Moncada, di lasciare la presidenza della società siciliana.

    “La mia non è una decisione estemporanea ma ponderata nel tempo, già nelle ultime due stagioni sono emerse delle negatività, culminate nel comportamento di alcuni nostri giocatori che non ritengo in linea con il mio modo di essere, di fare sport e di stare insieme agli altri. Se questo avviene vuol dire che sono stati commessi degli errori: in questo caso, come succede a scuola, si boccia e si riparte da capo. Chi boccio? Dimettendomi ho bocciato me per primo”.

    Salvatore Moncada rimarrà solo in qualità di sponsor ed è probabile che la squadra rimanga in A2, sebbene molto ridimensionata. “La situazione della società cambierà in funzione del fatto che io rimarrò nella mia qualità di sponsor, sostenendo la Fortitudo Agrigento con una cifra assolutamente non inferiore ai top club di Serie A”.

    Significativo un dato diffuso dallo stesso ex presidente agrigentino: “Dal 2010 al 2016, senza contare la stagione attuale, la Fortitudo Agrigento ha speso circa 9 milioni di euro, coperti per l’85% da me e dalle mie società“. 

    Ed effettivamente, al netto del sostegno ottenuto quest’anno da oltre una ventina di sponsor, la piazza è stata tiepida nei confronti di un gruppo che ha centrato nuovamente qualificazione in Coppa Italia e accesso ai Playoff: in media durante questa stagione il PalaMoncada si è riempito per appena il 40 per cento circa della sua capacità di capienza.

    Durante la conferenza stampa non poteva mancare cenno al futuro di coach Franco Ciani.

    “A lui [Franco Ciani] devo molto, non ha mollato fino all’ultimo in una stagione durante la quale io, probabilmente, avrei mollato molto prima della fine se fossi stato al suo posto. Al coach ho proposto un piano su diversi anni, logicamente secondo un’idea e con ambizioni molto diverse. Un altro allenatore mi avrebbe già detto no, lui ha chiesto giustamente di rifletterci e ci rivedremo nel fine settimana per capire se andremo avanti insieme oppure se dovremo cercare un altro allenatore con caratteristiche simili al progetto che andrà a iniziare. Ringrazio il pubblico e gli sponsor che in questi anni ci hanno seguito e sostenuto, dando anche un ulteriore elemento di riflessione: abbiamo raccolto tantissime sponsorizzazioni dalla provincia, poco dalla città. Anche questo credo che sia un segnale da non trascurare. Naturalmente nessuno mi ha costretto a investire così tanto nella Fortitudo Agrigento per tutti questi anni, il messaggio che voglio dare però è questo: non mi interessa investire annualmente in una squadra che sia solo un gruppo di professionisti che viene a fare un lavoro, sebbene lo spettacolo anche quest’anno non sia mancato e sia stato di alto livello. Non è questo che mi smuove, quanto l’idea e il piacere di investire per creare qualcosa che abbia una valenza sociale importante e che possa durare nel tempo”.

    Il coach friulano, in scadenza di contratto, ha ricevuto l’offerta dell’ex presidente Moncada, ma sembra abbastanza lontano da Agrigento. Tra le società che pensano al suo nome per un futuro in panca Assigeco Piacenza, Vanoli Cremona (ufficialmente retrocessa in A2, ma in odore di ripescaggio) e Mantova (una volta dissolte le nubi sul futuro economico della società)

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