Alla Polisportiva Alfa va anche il secondo derby catanese. Partita per nulla facile per i padroni di casa, la partenza a razzo dello Sport Club Gravina e il gioco allestito da coach Giuseppe Marchesano sono sembrati due variabili determinanti in questo incontro, almeno per due quarti, perchè nella terza frazione i padroni di casa hanno completamente cambiato volto, o meglio, difesa, imbrigliando Gravina con la zona.
Palla a due ed è subito 0-2 per lo Sport Club grazie alla palla intercettata di Gianluca Barbera su Arena. Claudio Casiraghi firma lo 0-4 a 9.13″, Matteo Gottini e poi Javonte Byrd spingono per il recupero dei padroni di casa e si capisce subito che il primo quarto, bello e ritmato, sia destinato su binari di equilibrio. Sono gli ospiti però a costruirsi un margine di 3-4 punti di vantaggio sui padroni di casa. L’Alfa segna a sprazzi, non riceve certezze nel primo quarto dai suoi giocatori americani (troppo spesso degli appoggi di Commissaris si sono trasformati in errori), ma è decisiva quando serve, come accade alla fine della prima frazione, quando Enrico Famà piazza la tripla allo scadere che è valsa un 20-24 importante.
Gravina apre benissimo anche la seconda frazione. Marco Consoli mette la tripla e conduce successivamente il contropiede che Spina trasforma in assist per il canestro in corsa di Ilic. E’ il 20-29. Loris Catotti per Famà e la Polisportiva Alfa riduce lo svantaggio sul -7 (22-29), Gottini mette una tripla che rimane possibile per pochi, dalla parabola altissima, valida per il -5 ( 24-29). Spina regala due liberi liberi a Famà causa una difesa troppo istintiva, ma il giocatore di casa realizza solo un punto. Arrivano un altro contropiede di Gravina ed è massimo vantaggio ospite, 25-31, Consoli accentua lo strappo a 4.18″ (26-33). Va a canestro Daniel Arena, ma Virzì piazza la tripla. A fine quarto Casiraghi si esalta, due triple consecutive allo scadere dei 24″ cacciano indietro l’Alfa (31-42), che s’imbruttisce causa un tentativo di Matteo Gottini di sgomitare su Enrico Verzi sotto canestro, gesto impossibile da vedere per gli arbitri posizionati all’opposto dei due giocatori. Giuseppe Marchesano mette in campo Duscio. Come accaduto nella prima frazione l’ultimo canestro a referto è dei padroni di casa, in questo caso di Javonte Byrd.
Sono prove generali di parziale per il giocatore numero 11 dell’Alfa. In coppia con Commissaris, l’atleta americano perfeziona il recupero della formazione di Bianca, che addirittura sorpassa lo Sport Club Gravina dopo 4′ di gioco. Il parziale è di 14-4. Le percentuali al tiro degli ospiti si abbassano, Marco Consoli s’innervosisce e subisce un tecnico che sciupa l’occasione ottenuta dal recuperato palla in attacco. L’Alfa non si fa troppo pregare e si porta sul 53-49, segna tanto anche dalla lunetta sfruttando il bonus raggiunto da Gravina. E’ molto interessante, oltre che efficace lo schema dalla rimessa laterale perfezionata ancora allo scadere dagli alfisti: palla a Famà e l’intenzione è sembrata quella di servire Gottini, in uscita verso la linea laterale per il tiro, ma la penetrazione centrale dello stesso Famà ha poi come destinazione finale le mani di Trevor Commissaris che schiaccia esaltando il Leonardo Da Vinci.
Il quarto quarto “ufficializza” la vittoria dei padroni di casa. In un amen la Polisportiva Alfa si porta sul +12, Marchesano spera in Casiraghi e Ilic, ma il centro serbo carico di falli commette anche il quinto. Gli alfisti scollinano i 70 punti, mentre Gravina non riesce più a trovare fluidità. L’incontro termina sul 78-57
Alfa a punteggio pieno dopo due partite, nonostante le difficoltà avute sia nella prima che nella seconda gara. Per quanto visto lo Sport Club Gravina non ha meritato lo scarto di 21 punti con cui si è concluso l’incontro.
Polisportiva Alfa – Sport Club Gravina 70-57
Alfa: Ferraro 9, Gottini 28, Ferrari 3, Signorelli ne, Pardo ne, Byrd 20, Catotti, Famà 8, Costantino, Pennisi, Arena 5, Commissaris 10. All.: Bianca
Gravina: Duscio, Barbera 3, Verzì 3, Spina 3, Alì ne, La Mantia, Casiraghi 21, Ilic 4, Santonocito 6, Consoli 17. All.: Marchesano.
