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    Fortitudo Agrigento di nuovo ai playoff. Parla il presidente Salvatore Moncada

    A pochi giorni dall’inizio dei playoff, che vedranno la Fortitudo Moncada Agrigento impegnata contro la Dinamica Generale Mantova, il presidente Salvatore Moncada si proietta verso questa nuova sfida sportiva e traccia un primo bilancio della stagione, dopo le 30 gare della regular season.

    Per il terzo anno consecutivo, dopo gli accessi da A2 Silver e A2 Gold, la Fortitudo Agrigento gioca i playoff per la Serie A. Di fronte a questo dato, qual è il suo pensiero, da proprietario, presidente e tifoso di questa squadra?

    Grande soddisfazione. Nonostante la stagione sia stata travagliata per i tanti infortuni, la squadra ha raggiunto un grande traguardo. Essere arrivati sesti a sei punti dalla capolista è la dimostrazione di un grande carattere e dell’attaccamento a questa società”.

    Gli obiettivi annunciati a inizio stagione sono stati centrati, ovvero l’accesso ai playoff migliorando l’ottavo posto del 2015, l’accesso alla Coppa Italia. Questa, al netto dei tantissimi infortuni che hanno condizionato il rendimento della squadra e di come andranno i playoff, è già una base per programmare il prossimo futuro?

    Sicuramente sì, imparare da ciò che ci è successo e farlo diventare un patrimonio per ripartire è il valore aggiunto di questi ultimi anni”.

    Il tabellone dei playoff è decisamente interessante e sulla carta molto equilibrato, ancora una volta ci saranno tante piazze e società storiche che cercheranno di tornare nella massima serie. Quale crede debba essere l’approccio giusto per una sfida come questa?

    Dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto: dare tutto, con grande umiltà. Quest’anno non ci è riuscito sempre, spero che una volta resettato tutto si possa ripartire come per un nuovo campionato, con gli stimoli di un nuovo obiettivo”.

    Al netto della postseason si può già tracciare un primo bilancio: il pubblico è cresciuto moltissimo, i tantissimi eventi e le sollecitazioni arrivate da parte del territorio hanno dimostrato che la Fortitudo Agrigento rappresenta oggi qualcosa di importante per la città e la provincia. Su cosa punterebbe per crescere ulteriormente?

    Io penso che abbiamo messo in campo tutto quello che le nostre risorse e fantasie ci hanno consentito di fare. L’unico fattore di ulteriore crescita è trasmettere ancora di più il valore di cosa rappresenta avere la Fortitudo ad Agrigento. Questa consapevolezza purtroppo si ottiene con il tempo, e per gli agrigentini in particolar modo con i risultati. Speriamo di farli divertire ai playoff”.

    Per chiudere, una nota personale: dopo tanti anni da dirigente prima e presidente poi, cos’è il basket per lei, oggi?

    E’ una delle poche cose che mi fanno mantenere il contatto con questa città e sopratutto i giovani di questa città. E’ il mio messaggio: qui le cose si possono fare se tutti remano verso un obiettivo. E’ il mio hobby costoso che occupa le mie domeniche e anche tanti altri giorni, che mi fa incontrare persone fuori dalla cerchia lavorativa. E’ una seconda famiglia. E’ un contributo a questa città che si impoverisce sempre di più e che si inorgoglisce se riesce a vincere. Succede nello sport, ma potrebbe accadere in tante altre cose. Non so se è poco, ma per me il basket è tutto questo”.

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