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    Gianni Criscione, il lavoro paga: il ds ragusano brucia le tappe in LBF

    Il lavoro paga. E’ grazie a questa formula che il ds Gianni Criscione è riuscito a ritagliarsi un ruolo importante in Lega Basket Femminile. Da sabato è entrato a far parte del Consiglio direttivo, ma soprattutto grazie al maggior numero di voti presi, è diventato il vice presidente più giovane in LBF. Servivano dei consensi, Criscione non li ha cercati, ma trovati lavorando costantemente in questi 3 anni a servizio della Passalacqua Ragusa, tempo che gli è bastato per distinguersi anche all’interno del movimento cestistico femminile della massima serie italiana.

    Ruolo nuovo e inaspettato, perché Gianni Criscione spiega: “Tra i miei sogni c’è quello di fare carriera come menager sportivo, non come “politico” in Lega. So che Massimo Protani ha stime di me, così come il presidente Gianstefano Passalacqua, ma non ho fatto davvero nulla per ottenere questo ruolo. Durante il conteggio dei voti anche il presidente Paolo De Angelis si è complimentato per il numero che avevo raggiunto. Sembra una frase fatta, ma devo ringraziare davvero chi ha creduto in me, mi riferisco al presidente Passalacqua, perché non è facile avere fiducia in un ragazzo che ha fatto solo tre anni di carriera ed è arrivato in punta di piedi nella società“.

    Il nuovo direttivo della Lega Basket Femminile si riunirà a Lucca in occasione dell’Opening Day (1-2 ottobre), tempo in cui cominceranno ad essere gettate le basi per il nuovo quadriennio targato Protani.

    Il primo consiglio è durato appena 15 minuti, il presidente ha fatto solo un’introduzione – ha dichiarato il consigliere ventottenne -. Quello che ha detto è che vuole sicuramente lavorare di gruppo, non vuole essere un presidente che ordina ma che ascolta, che recepisce le idee del suo Consiglio in primis e poi chiaramente delle società. Ci incontreremo tra meno di un mese all’Opening Day per una seconda riunione più programmatica“.

    Nella mente del giovane ds siciliano sembrano esserci già idee precise sul lavoro da proporre in Lega. “Se tutto il movimento riuscirà a migliorare ne gioveranno tutte le squadre – ha spiegato -. Spero che la pallacanestro femminile riesca a tornare come era anni fa, con tantissime star e una grandissima immagine. Neppure nelle serie minori oggi si trovano grandi alternative. Quello che ci siamo chiesti, inoltre, è perché le giovani giocatrici che riescono ad avere grandi risultati con le nazionali under in Europa, non trovano una filo conduttore con la nazionale maggiore. A parità di diritti per tutte le società – ha riflettuto infine Criscione – rimane vero che le squadre siciliane non possono essere considerate uguali. Hanno necessità diverse. E’ ovvio che per ogni trasferta il nostro sarà il viaggio più lungo, ad un evento noi arriveremo un giorno prima mentre gli altri nella stessa giornata. In Sardegna lo scorso anno, il Cus Cagliari ha avuto riduzioni sui biglietti, ma su questi  e altri elementi non entra in gioco la Lega“.

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