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    Il presidente Padua e il miracolo dell’Aretusa: “Vittoria dedicata a tutti: pubblico e staff”

    Domenica scorsa la Polisportiva Aretusa è riuscita a mettere a segno un colpo inedito per il campionato di C Silver, battere la capolista Zannella Cefalù. Una formazione, quella cefaludese, sembrata finora inarrivabile per talento e preparazione, ma che i siracusani sono riusciti a domare grazie a concentrazione, determinazione e pazienza, nell’arco di 40′ di gioco in cui anche il pubblico del PalaAkradina ha dato una spinta determinante per la vittoria.

    Il presidente dell’Aretusa, Giuseppe Padua, non nasconde la soddisfazione per il risultato ottenuto. Un traguardo che dà nuove motivazioni alla formazione allenata da Paolo Marletta, gruppo non nutrito ma compatto, che in campionato – vista la formula attualmente in corso – non può però oltremodo riprogrammare i suoi obiettivi stagionali.

    Senza alcun dubbio sono contento – ha dichiarato il patron biancoverde – mai vecchio modo di dire è stato più vero: il gruppo è formato da pochi ma buoni atleti. Vogliamo onorare questo campionato e cercare ora di fare risultato in ogni partita, lo dobbiamo anche al nostro pubblico che domenica è stato determinante“.

    La vittoria maturata grazie al punteggio di 87-78 ha galvanizzato l’ambiente siracusano, tutti vogliono ora mantenere alta la concentrazione.

    Vincere contro Cefalù e poi giocare tanto per giocare contro Patti sarebbe un errore – ha evidenziato Padua – ma devo solo ringraziare ognuno dei miei ragazzi perchè se mi dovessero far presente la loro stanchezza, dovuta alla media alta di minuti che ognuno è spesso costretto a spendere in campo, non potrei obiettare. Nessuno però si tira indietro e per questo non posso che essere orgoglioso di questo gruppo“.

    L’unica formazione che ad oggi ha battuto la Zannella ha pensato per un attimo di abbandonare il campionato. Colpa della formula vigente in C Silver.

    Ci abbiamo pensato, ma lo smantellamento della squadra non sarebbe un gesto corretto – ha confessato Giuseppe Padua – abbiamo preferito trovarci una motivazione che sarebbe ora quella di raggiungere il quarto posto. Lo dobbiamo anche a chi viene a vederci giocare e paga un biglietto per entrare al palazzetto. E’ il nostro modo per dimostrare rispetto al nostro pubblico, a cui dedichiamo anche la vittoria di domenica. A loro come a tutto lo staff dell’Aretusa e ai ragazzi stessi: siamo una piccola società e per esistere ognuno fa dei grandi sacrifici“.

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