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    Hamby-Tikvic. LBM Italy richiama al buon senso: “Basta gazzarra mediatica”

    Riportiamo la comunicazione ufficiale diffusa nella serata di ieri dall’agenzia L.B.M Management Basket ball Agency successivamente alla conferenza stampa organizzata dalla Passalacqua Spedizioni Ragusa e in cui è stato diffuso un video a sostegno della tesi per cui Dearica Hamby “non avrebbe colpito in alcun modo” Iavana Tikvic. 

    Pur ribadendo, in primis, il nostro sincero augurio all’atleta Ivana Tikvic, e la decisa condanna di quello che resta, in ogni caso, un gesto contrario ai valori sportivi, alla luce del video mostrato nella conferenza stampa della Passalacqua Ragusa, mediante il quale è possibile, con immagini riprese da altra angolazione, ricostruire in maniera assai diversa le responsabilità della nostra atleta Dearica Hamby nell’incidente occorso, riteniamo, insieme alla stessa e alla Società ragusana di presentare appello avverso al provvedimento sanzionatorio adottato dal Giudice Sportivo.
    Auspichiamo che da adesso in poi la vicenda possa essere ricondotta nell’alveo che esclusivamente le compete, ovvero quello della giustizia sportiva.
    Abbiamo, in questi giorni, mantenuto un profilo volutamente basso, evitando esternazioni pubbliche, consci del fatto che ogni parola avrebbe semplicemente contribuito ad accrescere il clima di poca serenità attorno a coloro che, per ufficio, sono chiamati a decidere.
    Questa nostra sensibilità, purtroppo, non è la stessa percepita in altri.
    Abbiamo assistito alla montatura di una disdicevole gazzarra mediatica, che è andata ben oltre la ragionevolezza ed è sembrata – a nostro giudizio – sproporzionata rispetto ai fatti stessi.
    Al di là dei soliti incontrollabili leoni anonimi da tastiera, è dispiaciuto notare che tale clima sia stato creato anche da persone interne al movimento e persino da altri tesserati.
    Tutto questo ha finito per trasformarsi in una gogna pubblica ai danni di Dearica, che – lo ripetiamo a beneficio dei Soloni che ci hanno criticato – è una ragazza d’oro.
    Sono arrivati insulti di ogni tipo, e gravi minacce, persino di morte. E’ stata presa di mira addirittura una bambina di pochi mesi.
    Tutto questo è inaccettabile e non verrà ulteriormente tollerato. Auspichiamo, adesso, una presa di posizione ed un richiamo al buonsenso anche da parte delle istituzioni che reggono il nostro movimento.

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