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    I numeri dell’Eurobasket Roma, prossima avversaria della Pallacanestro Trapani

    Il mercato estivo scintillante di Roma aveva legittimamente creato aspettative di vertice nell’intero ambiente capitolino. Ai primi risultati negativi, a pagarne le conseguenze è stato coach Davide Bonora che ha lasciato presto la panchina al 32enne Andrea Turchetto che pare aver trovato una buona alchimia, e piano piano punta ad uscire dalla zona bassa della classifica, per raggiungere posizioni più consone al talento del roster a disposizione. Poiché le rotazioni, per lungo tempo, non hanno rappresentato il punto di forza della formazione laziale, si è cercato “in corsa” di modificare l’organico con alcune “uscite” e, soprattutto, preziose “entrate”. La panchina è maggiormente responsabilizzata ed il contributo (d’intensità e non solo…) degli “altri” permette al quintetto (solido ed affidabile, impreziosito da una coppia di americani che conosce bene il campionato) di arrivare lucido ed essere decisivo nei finali di match. La netta vittoria casalinga contro Cagliari dimostra la crescita complessiva della squadra, così le chances dell’Eurobasket di abbandonare definitivamente le posizioni calde e lottare per i play-off appaiono più che concrete. Il roster. La mente della squadra è l’ex Agrigento Alessandro Piazza (1987), regista tascabile che fa della difesa e dei ritmi alti le sue peculiarità. Dirige magistralmente l’orchestra di coach Turchetto, rifornendo di assist i compagni ed incuneandosi in uno contro uno in area avversaria. Curiosa la sua attitudine a rimbalzo (la sua taglia è 175cm!) mentre migliorabili sono le percentuali al tiro (45% da due, 26% da tre). Mani leste (2.1 recuperi a match) e pressione sulla palla sono il suo marchio di fabbrica. Le sue cifre: 8.9 p.ti, 3.7 falli subiti, 4 rimbalzi e 3.6 assist di media. La guardia è il realizzatore Michael Brandon Deloach (1986), che è un esterno davvero completo, che può dare una mano anche in cabina di regia, data la sua attitudine nel creare per i compagni. Tira poi giù diversi rimbalzi e la sua casella dei falli subiti è sempre piena. Va tenuto d’occhio nei finali punto a punto! Viaggia al momento con 16.2 p.ti, 4.5 falli subiti, 4.8 rimbalzi e ben 4.8 assist per partita. Molto bene dalla media (62% da due), così così dalla distanza (30% da tre, su quasi sette tentativi ad incontro). Una buona mano arriva altresì dall’esperta ala David Brkic (1982), talento ed atipicità al servizio della causa, sempre pronto a colpire col tiro da fuori (37% da tre) sugli scarichi dei compagni. Il suo apporto stagionale: 7.7 p.ti (44% da due) e 2.9 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Sottocanestro troviamo Deshawn Sims (1988) che, dopo aver girato letteralmente il mondo, ha dimostrato di essere uno dei migliori centri di A2 nella scorsa stagione a Rieti. Sprigiona tutto il suo atletismo nei pressi dell’area colorata ed è il classico lungo con punti nelle mani, poiché dotato di ottima tecnica in post basso, pur non rinunciando ad uscire dal pitturato per colpire dalla distanza. I suoi numeri: 17.7 p.ti e 5 rimbalzi per gara. Eccellente poi il 57% da due (ove si considerino le 12 conclusioni a match), chirurgico anche da oltre l’arco dei 6.75 (38% da tre). Poi c’è il “quattro” tattico Simone Pierich (1981) che, all’andata, non era ancora arrivato nella Capitale. Sta garantendo buoni numeri ed il tiro da tre rimane la specialità che usa maggiormente. Temperamento da vendere. Contribuisce con 7.9 p.ti (54% da due) e 2.3 rimbalzi a partita. Il 43% da tre (su oltre quattro tentativi) chiude poi il cerchio sulle qualità balistiche dell’esperta ala. Si è pienamente ripreso Daniele Bonessio (1988) che la passata stagione si è rotto il tendine d’achille. Sul parquet gioca sia da “tre” che da “quattro”, costituendo un prezioso collante tattico per lo staff tecnico, in virtù della sua abilità ad “aprirsi” oltre l’arco, punendo i più lenti pariruolo avversari ed, al contempo, liberando il pitturato per le incursioni dei compagni. Al momento le sue statistiche recitano 3.4 p.ti (50% da due), 2.6 rimbalzi e 1.6 assist di media. Male però da fuori (20% da tre) e dalla linea della carità (56% ai liberi). Un buon contributo arriva poi dalla guardia-ala Eugenio Fanti (1991), talentuoso esterno che, rotto il ghiaccio con l’A2 cui approdava per la prima volta lo scorso anno, sta contribuendo a referto con buoni numeri. Conclude più dalla media che da tre, dove tira poco ed, al momento, con scarsa efficacia (22% da tre). Le sue cifre stagionali: 3.5 p.ti (55% da due), 2.7 rimbalzi e 1.4 assist di media. Sul perimetro una grossa mano, e minuti importanti, arrivano dal sempre più convincente play-guardia, scuola Cantù, Luca Cesana (1997) che la passata stagione si è ritagliato un ruolo di primo piano con Treviglio dalle cui fila è arrivato “in corsa”. Scrive a referto 5.9 p.ti e 2 rimbalzi per partita. Dal campo conclude con il 48% da due ed un eccellente 46% da tre. In lunetta lo si vede poco ma, quando ci va, sono dolori (40% ai liberi). È alla “decima” con la maglia dell’Eurobasket il playmaker, ex Biella, Marco Venuto (1985) che ha scalato in fretta le gerarchie e rimane in campo quasi 25’ ad incontro, contribuendo alla causa con una regia oculata. Per lui 3.3 p.ti, 2.3 rimbalzi e 1.7 assist a match. Migliorabili però le percentuali dal campo (13% da due, 23% da tre). Ai liberi tira con un insolito 25%. Spazio anche per Giulio Casale, playmaker del 1991 che è ritornato dopo essere stato protagonista della scalata dell’Eurobasket dalla serie C all’A2. Allunga le rotazioni e si occupa prevalentemente di colpire dalla distanza (1.9 p.ti di media con il 33% da oltre l’arco dei 6.75).

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