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    I numeri di Bergamo, prossima avversaria della Pallacanestro Trapani

    La prossima avversaria sarà, “on the road”, proprio Bergamo che, leggermente in calo nelle ultime uscite in campionato, ha dato importanti segnali di ripresa nelle Final Eight di Coppa Italia, superando in controllo proprio la padrona di casa Montegranaro e perdendo solamente in semifinale, di misura, contro Treviso che l’indomani avrebbe poi alzato il trofeo dando una dura lezione alla favoritissima Fortitudo Bologna. Il roster a disposizione di coach Sandro Dell’Agnello da inizio torneo veleggia stabilmente nelle zone altissime della classifica, puntando su grande applicazione difensiva e gioco in transizione e due americani, sul perimetro, di grande impatto a referto e non solo. La panchina non è forse chilometrica ma Dell’Agnello è stato finora fenomenale nel trovare rotazioni ad otto e, quindi, quella necessaria intensità per tutti i 40’ senza cui non si possono ottenere questi risultati. I singoli. La mente della squadra è l’americano Brandon Taylor (1994), prodotto di Utah University che ha già giocato per il titolo sia in Ungheria (Alba Fehervar con cui ha disputato l’Europe Cup) sia in Romania (Steaua Bucarest), dimostrando in entrambi i casi di avere una certa confidenza col canestro. Doti da tiratore e passatore (…e tanto altro) ribadite nella sua prima esperienza nel bel paese. Le percentuali dal campo sono altissime (64% da due, 37% da tre), a dimostrazione della bontà dei tiri presi, e nel suo arco figurano anche mani leste che si tramutano in recuperi (oltre 2 di media). Qualche palla persa di troppo (3.3 a match) è forse l’unico neo finora. Per il resto 17.9 p.ti, 4.7 falli subiti, 4 rimbalzi e ben 5.6 assist per gara. Rivelazione! La guardia è Terrence Roderick (1988) che ha già al suo attivo diverse esperienze in Italia (Rimini, Cremona, Forlì e da ultimo Agropoli) oltre che in giro per il vecchio continente, ad esempio nel campionato israeliano. La sua esperienza, l’atletismo ed il talento offensivo risultano ossigeno puro per le sorti di Bergamo, di cui è il leader tecnico ed emotivo. Non è un tiratore da tre mortifero (30% in stagione), poiché i 6.75 non sono certo la specialità della casa. Stagione da MVP al momento, con un incredibile “doppia doppia” di media (20.1 p.ti + 11.3 rimbalzi) che sorprende soprattutto per la casella dei rimbalzi (ove si pensi che si tratta di un esterno!!). Insomma, un atleta a tutto campo, difficile da arginare in uno contro uno, con un unico neo, le troppe palle perse a match (3.7 ad uscita), frutto anche delle innumerevoli responsabilità di cui si carica. Aggiunge 5.6 falli subiti, il 55% da due (su oltre 11 tentativi per volta) e 5.1 assist ad incontro. Tuttofare! Un prezioso contributo sul perimetro lo assicura altresì la guardia/ala del 1988 Luigi Sergio, gran tiratore da tre, arma che usa con continuità e che costituisce il suo biglietto da visita. Fornisce una buona mano anche a rimbalzo, mentre lo si vede raramente in uno contro uno e, conseguentemente, in lunetta dove comunque è precisissimo. I suoi numeri: 5.8 p.ti, 3.4 rimbalzi ed il 34% dai 6.75. Poi troviamo l’ala-pivot Giovanni Fattori (1985) che assicura esperienza e tiro da oltre l’arco. Sta trovando tanto spazio (quasi 27’ di campo) dimostrando mani molto educate, come certificano le percentuali da fuori (42% su 5 conclusioni ad allacciata di scarpe). Spesso oltre i 15, non gioca tanto spalle a canestro, poiché predilige colpire dalla lunga, “aprendo” il campo con la sua abilità fronte a canestro. Le cifre stagionali: 11.3 p.ti (50% da due) e 4.1 rimbalzi per partita. Stagione da quintetto per il pivot Lorenzo Benvenuti (1995), ex Ferentino e Reggio Calabria. Ormai è una garanzia nel pitturato, come dimostrano i numeri più che buoni (10.9 p.ti, 2.4 falli subiti e 2.9 rimbalzi). Preziosa arma tattica, poiché può colpire anche fronte a canestro. Le percentuali gli sorridono, soprattutto da due (62%). Ogni tanto ci prova anche da tre, con ottimi dividendi (38% da tre). Titolare aggiunto è l’esterno Andrea Casella (1990), fisicamente un’ala piccola ma tecnicamente una guardia, che qualche anno fa ha vissuto la massima serie a Varese. Assicura dinamismo e tiro da fuori, mentre non ama particolarmente buttarsi dentro. Quando i giochi sono “rotti”, lui è sempre presente! La specialità della casa è il tiro dalla distanza che, al momento, insacca con alterne fortune (24% su oltre 4 tentativi per volta). Per il resto 5.7 p.ti e 3.2 rimbalzi a referto. Un ruolo importante lo ricopre poi il playmaker, ex Agrigento, Ruben Zugno (1996) che, in poco tempo, è passato da giovane di grande prospettiva a regista coi fiocchi, ovviamente a suon di prestazioni. Il talento è indubbio, e quest’anno la mette con confidenza anche da oltre l’arco dei 6.75 (42% in stagione). Bene anche dalla media (58% da due) ma, in generale, tira poco, prediligendo giocare per i compagni. Per lui anche più di 5 p.ti di media. Spazio anche per l’ala-pivot del 1996, ex Montegranaro, Dario Zucca che è cresciuto alla Reyer Venezia. È un lungo futuribile che, nei minuti di campo (oltre 13’), porta in dote buoni numeri per la causa: 5.1 p.ti (54% da due) e 2.6 rimbalzi a match. Da tre tira poco ma con interessanti dividendi (40% al momento). Poca gloria infine per i playmaker Andrea Augeri (2001) e Ferdi Bedini (1999), nonché per la guardia del 2001 Federico Marelli e l’ala del 2000 Gabriele Monti che finora non hanno di fatto visto il campo.

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