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    I numeri di Biella, prima avversaria di Pallacanestro Trapani nella stagione 2021-2022

    Biella propone il suo storico stile, quel basket aggressivo e veloce che è ormai un riconosciuto marchio di fabbrica. Il roster è ancora più giovane degli anni passati, con tante responsabilità nelle mani dei talentuosi under, a dimostrazione del fatto che ormai l’Edilnol è un chiaro punto di riferimento/approdo per i ragazzi che vogliono crescere e sfondare, e la storia di Bortolani e Miaschi insegna. L’aspetto che spicca di più è il debordante e diffuso atletismo del roster, anche nei ruoli perimetrali, che permetterà all’esperto coach Andrea Zanchi (profondo conoscitore di settore giovanile ed, in generale, di giovani) di “cambiare” in difesa senza pagare dazio, partire così da un’asfissiante difesa sulla palla per poi spingere la transizione. Qualche problema in più, forse, a difesa schierata ma l’intraprendenza e la sfacciataggine dei giovani di Biella potrà far male ad avversari più strutturati ma, al contempo, meno dinamici e veloci. I singoli. Le redini della squadra sono affidate al confermato play-guardia del 2001 Gianmarco Bertetti che, quest’anno, è chiamato al salto di qualità, avendo scalato le gerarchie. Rimarrà tanto in campo ed il suo biglietto da visita è pressare fino allo sfinimento il portatore di palla avversario. Dovrà anche portare in dote più punti del passato ed, in tal senso, lo aiuterà il miglioramento conseguito nel tiro dalla distanza che usa con prevalenza, poiché fatica nel traffico, data l’esile struttura fisica. In generale predilige far giocare la squadra. La guardia U.S.A. del 1995 T.J. Cromer va verso il taglio per via di un infortunio al piede, conseguenza di una frattura da stress rimediata tempo fa. Dovrebbe quindi tornare negli Stati Uniti per operarsi. Altro giovane in rampa di lancio, e quest’anno responsabilità da americano, per la guardia del 1999 Matteo Pollone che guadagnerà tantissimi minuti rispetto al passato, assicurando energia (e diversi recuperi per volta), fisicità e tanti rimbalzi per il ruolo. Pericoloso quando attacca il ferro, da li i tanti falli storicamente subiti. Per il resto, dovrà prendersi più conclusioni di prima (ed aumentare le percentuali dal campo), dato che in passato tirava in generale poco, essendo più un giocatore di sistema, il cui apporto a tutto campo non sempre va nelle cifre! L’ala forte è l’U.S.A. Steven Davis, 28enne uscito da Wright State (Ohio), con diverse esperienze fuori dagli States, in virtù di ottimi campionati in Ungheria, Slovacchia e, soprattutto, Svezia. Esplosivo, atletico, veloce. Atleta che può far male con la sua atipicità, attaccando il ferro ed “aprendo” il campo, all’occorrenza colpendo anche dalla distanza con un buon tiro dai 6.75. Non è certamente un giocatore da post basso (non disponendo di tanti chili) ma in quintetti small può giocare anche da “cinque” tattico. In difesa può “cambiare” anche sui piccoli. Nel pitturato il ritorno dell’esperto Luca Infante (1982), ex Eurobasket Roma e Mantova, che non farà mancare grinta e determinazione nei pressi del canestro. Negli anni ha allungato il suo raggio d’azione e, non di rado, ci prova anche da tre, pur con alterne fortune. Nonostante la verve da lottatore, prezioso sarà il suo ruolo di regista “aggiunto” della squadra, in particolar modo dal post alto. Per gli equilibri del gruppo è un elemento insostituibile ed a Biella può “ritrovare” il canestro, sia da fuori che da sotto, andando in doppia cifra di media. Avrà tanto spazio anche il centro del 1999, ex Tortona, Alessandro Morgillo. Coach Zanchi gli darà fiducia ed almeno 20’ a match, lui dovrà far valere in area colorata le sue lunghe leve ad intimidire le incursioni avversarie. I movimenti da lungo vecchio stile spesso sono accompagnati da buone percentuali da sotto, anche se il salto di qualità lo dovrà compiere nella lotta a rimbalzo dove gli si chiede più cattiveria. In prestito poi da Reggio Emilia due giovani prospetti del panorama cestistico nazionale: il play-guardia del 2001 Carlo Porfilio, talentuoso esterno che potrà dare immediato impatto di rilievo  (in SuperCoppa 8.3 p.ti di media, con il 40% da tre); ed il playmaker del 2001 Antonio Jacopo Soviero che, dopo aver fatto cose interessanti in B con Bologna Basket 2016 (trovando continuità d’impiego e di responsabilità, con 7.9 p.ti a match), si è guadagnato spazio in preseason, dimostrando notevoli doti di uno contro uno che lo hanno portato a subire tanti falli, ed in generale una grande energia che si traduce in rimbalzi, recuperi ed assist per i compagni. Qualche palla persa di troppo, di contro. Completano il roster l’ala del 2003, confermata, Luca Vincini, nonché il playmaker del 2002 Tommaso Lanzi, preso dal vivaio di Cantù per tenere i ritmi di gioco alti, sia in allenamento che in partita.

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