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    Il “Grazie Italia” del presidente Massimo Protani. Il futuro che promette bene ha anche il nome di Alessandra Formica

    Il presidente della Lega Basket Femminile Massimo Protani ha ringraziato la Nazionale Azzurra al termine dell’Europeo giocato in Repubblica Ceca.

    Parole chiare e dirette, soprattutto che esprimono fiducia, verso il lavoro svolto nell’immediato dagli allenatori Antonio Capobianco e Antonio Bocchino e in prospettiva, in vista di ciò che già promette il talento azzurro Cecilia Zandalasini.

    Protani non si è però fermato a riservare doverosi cenni alla giocatrice nata a Broni 21 anni fa, ma ha menzionato anche Elisa Penna e la siciliana Alessandra Formica quali appartenenti a quel “futuro che ci lascia molto ben sperare”.

    Pubblichiamo integralmente la lettera diffusa oggi tramite il sito Legabasketfemminile.it.

    Parlo a mente fredda, dopo aver trascorso diversi giorni a riflettere sopra il cammino della nostra nazionale all’Europeo conclusosi domenica con la vittoria della Spagna.

    Riflettere per trasformare una criticità in un fattore di sviluppo che poi è, in un certo senso, trovare delle positività anche in un traguardo non raggiunto.

    Sarà anche retorico ripetersi che “è il viaggio che conta e non la meta”, e del resto sappiamo bene che non si può invecchiare aspettando sempre il momento successivo, ma questa volta è diverso.

    Guardiamo alla migliore, guardiamo alla Spagna, e ci rendiamo conto di quanto le 8 medaglie conquistate (2 Ori, 1 Argento e 5 Bronzi) negli ultimi 9 Europei disputati sono stati frutto di lavoro e programmazione, e di un filo conduttore in campo che risponde al nome di Palau.

    Noi stiamo facendo tutto questo: lavoriamo benissimo a livello giovanile e non a caso siamo secondi nel ranking FIBA, il filo conduttore (dentro e fuori dal campo) è la grande Raffaella Masciadri, il futuro che ci lascia molto ben sperare si chiama Cecilia Zandalasini (era dai tempi di Liliana Ronchetti che una giocatrice italiana non riceveva un riconoscimento come l’essere stata inserita nel miglior quintetto della rassegna continentale), o ancora Penna, Formica, e guardando in prospettiva Madera e tante altre sulle quali le nostre Società lavorano anche per contribuire ai risultati della squadra nazionale.

    Contavamo su questo splendido gruppo che Andrea Capobianco, il suo vice Antonio Bocchino e lo Staff hanno saputo plasmare e rendere granitico anche nelle difficoltà, avendo sempre vicino la presenza carismatica del Presidente Petrucci, e il risultato in termini di maggiore notorietà e di amore per la maglia azzurra è sotto gli occhi di tutti.

    Non solo un verdetto, quello del campo, che parla di 4 vittorie, 3 sconfitte di cui 2 subite con un solo punto di scarto, la certezza di essersela giocata alla pari con tutte le avversarie e, lo dico con orgoglio, la compostezza dimostrata da tutte sia in occasione del brutto fallo che ha escluso Chicca Macchi dall’Europeo (e sappiamo tutti quanta differenza ha fatto il non averla nelle partite decisive) e sia in occasione di quel fallo antisportivo sul quale, credo, non bisogna aggiungere altro, se non la linea guida di contegno e correttezza tracciata del Presidente Petrucci.

    Da Capobianco alla più giovane del gruppo non un solo gesto, non una parola sopra le righe, quantunque sentimenti come rabbia, delusione, frustrazione potessero essere comprensibili e giustificabili. Ma la scelta di non piangersi addosso è risultata di una classe eccelsa, ed ha fatto si che l’intero Paese adottasse le nostre splendide azzurre.

    Da Presidente ho fatto il tifo, ho gioito molto ed ho pianto tanto, prima, durante e dopo, quando Macchi ha annunciato che la sfortunata partita contro la Turchia è stata l’ultima con la maglia dell’Italia.

    Da Presidente, oggi che è passato qualche giorno, sono ancora più fiducioso su dove ci porterà il percorso che abbiamo intrapreso, e nel valutare i risultati in termini mediatici (la nostra area comunicazione ha avuto riscontri eccezionali dai social media) posso orgogliosamente affermare che la spedizione europea è stata un successo.

    Alla luce di tutto questo dico che si, è vero che conta la meta, ma ancor di più conta il modo in cui affronti il viaggio, e questo mi fa guardare l’orizzonte con grande fiducia.

    Grazie Italia per questo splendido Europeo, orgoglioso di essere azzurro come voi, nel cuore!

     

    Presidente LBF
    Massimo Protani

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