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    IMPIANTI. Lo sfogo del DG del Castanea, Filippo Frisenda: “Siamo al default sportivo”

    Di seguito lo sfogo del Dirigente Responsabile del Castanea Filippo Frisenda in merito alla vicenda degli impianti comunali di Messina che vivono attualmente una fase di profonda criticità:

    Siamo davvero stanchi, prendo atto che siamo arrivati al default sportivo. Di fronte scorgiamo una vera e propria catastrofe in relazione agli impianti comunali. Sono stato in queste settimane in giro su tre campi (PalaTracuzzi, PalaRussello ed il PalaRitiro ovviamente) che quotidianamente ospitano le partite di basket nella nostra città. Per quanto riguarda il PalaRitiro, la struttura che ospita le nostre attività, le criticità sono troppe ed evidenti. Io ed i miei soci di gestione proviamo a sopperire a tutte le problematiche che l’impianto presenta, ma adesso la stanchezza si fa sentire, l’impianto sportivo sta morendo, cerchiamo di tenere in vita la struttura in tutti i modi ma da soli sarà molto difficile riuscirci.

    Siamo riusciti anche nell’impresa di portare nella nostra Città, con l’SSR Baskin Messina, anche le finali Regionali di Baskin, motivo di orgoglio per tutta la città peloritana, ma tale evento non ha smosso nulla, anzi al contrario ha solo messo in evidenza, per l’ennesima volta, tutte le carenze dell’impianto nonostante sia l’unico in tutta Messina a poter ospitare un evento del genere in quanto priva di barriere architettoniche.Aspettiamo di capire come evolverà la situazione legata all’impiantistica cittadina ma se la soluzione sarà quella dell’affidamento diretto dovremo capire come le società, che di certo non navigano nell’oro, potranno realizzare quello che l’ente Comunale non è stato in grado di realizzare negli ultimi anni. La volontà è chiara ma bisognerà capire con quali condizioni realizzarla al momento della consegna. L’ente comunale dev’essere cosciente che ormai degli impianti, vedi Ritiro, è rimasta esclusivamente la struttura esterna.Facendo un giro per gli altri impianti viene veramente da piangere, ci rendiamo conto che i nostri colleghi, e parliamo di quelli seri, sono costretti a chiudere i palazzetti, vengono vessati da furti e dall’abbandono generale. Le società, oltre alla pratica sportiva, devono anche garantire compiti di custodia e manutenzione che non gli spetterebbero. La situazione è molto difficile, gli impianti vanno in primis ristrutturati e rimessi a norma, soltanto dopo ci si potrà occupare della gestione. Come di consueto ogni problema viene riversato sulle società sportive, quelle poche ed eroiche società sportive rimaste in piedi, che oltre a giocare ed allenarsi devono per forza occuparsi di questioni extracampo che però sono di fondamentale importanza.

    Rimaniamo nell’attesa di capire cosa ne sarà dello sport, quello all’interno dei palazzetti messinesi, intanto continuiamo a rinviare le gare perchè va via la luce e la domenica preghiamo affinchè non piova dentro, onde evitare il ricorso ai secchi in campo invece del rimbalzo del pallone. Inoltre è forte il rischio di subire denunce perchè si viene presi di mira da lestofanti che sfruttano le partite domenicali per appropriarsi degli oggetti personali degli addetti ai lavori rimasti incustoditi negli spogliatoi. È questo il pensiero di un Dirigente che si definisce ormai stanco di dovere riempire ogni domenica personalmente i serbatoi d’acqua, fredda ovviamente, per via dei problemi irrisolti alle caldaie!”.

    Il Castanea Basket 2010 la prossima stagione festeggerà il 10° anno di attività, dieci anni nei quali si registrano peggioramenti e minimi interessi istituzionali da parte delle varie Amministrazioni nei confronti degli impianti comunali.

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