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    I numeri di Siena, prossima avversaria della Pallacanestro Trapani

    La trasferta di Siena non sarà delle più agevoli. Molto è cambiato rispetto alla gara di andata quando, al PalaConad, Trapani vinse agevolmente. Non c’è più coach Giulio Griccioli ed, al suo posto, troviamo il giovane coach Matteo Mecacci che, in comune con il predecessore, ha il luogo di nascita, proprio la città del Palio. Trovate, con il tempo, le giuste alchimie, si vedono finalmente i risultati. Come l’ultima vittoria “on the road” ad Agrigento che è un campo storicamente difficile. Certo, le ambizioni di inizio stagione sembrano ormai alle spalle ma entrare “di rincorsa” nei play-off è un obiettivo assolutamente alla portata del team toscano. Il roster è oltretutto in evoluzione, in virtù del recente taglio della guardia Elston Howard Turner Jr. in favore dell’esterno ceco del 1993 Tomas Kyzlink che è un giocatore più di sistema rispetto all’americano che, non di rado, chiudeva l’azione con una forzatura. Già decisivo nel finale di Agrigento (8 p.ti, 6 rimbalzi e 4 assist alla “prima”), Kyzlink darà sicuramente più equilibrio al sistema offensivo della Mens Sana e, nonostante la giovane età, ha già alle spalle una discreta esperienza nei vari campionati d’Europa nonché con la propria nazionale. Le redini della squadra sono affidate al talentuoso playmaker Lorenzo Saccaggi (1992) che garantisce fosforo ed imprevedibilità. Le sue potenzialità realizzative lo rendono particolarmente pericoloso nei finali di gara dove fa valere anche il suo carattere da combattente puro. Le sue cifre: 9 p.ti, 2.5 rimbalzi e 3.5 assist di media. Benissimo dal campo, con il 52% da due ed un eccellente 50% da tre. Il perimetro è completato da Andrea Casella (1990), fisicamente un’ala piccola ma tecnicamente una guardia, che qualche anno fa ha vissuto la massima serie a Varese. Assicura dinamismo e tiro da fuori, mentre non ama particolarmente giocare uno contro uno. Quando i giochi sono “rotti”, lui è sempre presente! I suoi numeri: 6.5 p.ti e 2.9 rimbalzi a match. La specialità della casa è il tiro dalla distanza che, al momento, insacca con il 32%. Poi troviamo Daniele Sandri (1990) che è un’ala piuttosto atletica che mette al servizio della squadra le sue indubbie doti fisiche ed un tiro che migliora anno dopo anno. Buona poi la sua propensione nel rifornire di assist i compagni, oltre che nel dare una mano nella lotta a rimbalzo. Le statistiche stagionali: 10.1 p.ti, 2.8 falli subiti, 4 rimbalzi e 2.4 assist per partita. Bene da due (55%), mentre da tre ha un insolito 22%. Nel pitturato troviamo l’ala/centro Devin Ebanks (1989) che alle spalle ha addirittura un triennio (2010-2013) con i L.A. Lakers. Atletismo, rimbalzi e numeri spettacolari nei pressi del canestro sono assicurati, ed anche in attacco si sta rivelando un’arma letale. Le cifre fino ad ora: 21.9 p.ti (57% da due), 5.1 falli subiti e ben 7.2 rimbalzi per gara. Anche da fuori può far male, con il 34% da oltre l’arco dei 6.75. On fire! L’esperto playmaker Stefano Borsato (1986) parte dalla panchina e garantisce doti da regista puro ed un buon tiro da tre. Finora ha pienamente fatto il “suo”, con 4.2 p.ti e 1.1 assist per gara. Tira solamente quando serve (50% da due, 29% da tre), prediligendo giocare per la squadra. Un buon aiuto lo assicura anche l’ala-pivot del 1995 Giovanni Vildera, che si è meritatamente guadagnato il ruolo di primo cambio dei lunghi con quasi 20’ di utilizzo medio sul parquet. Sa farsi trovare pronto quando viene chiamato in causa, rivelandosi pedina preziosa per il proprio staff tecnico. Per lui 6.7 p.ti (51% da due) e 6.7 rimbalzi ad allacciata di scarpe. In crescita! L’ala piccola Federico Lestini (1983), negli ultimi due anni a Matera, apporta la sua esperienza in un gruppo mediamente giovane. Il suo impiego è un po’ in calo, con poco più di 12’ a match: 3.2 p.ti di media con il 35% da tre (la specialità della casa), distanza da cui può far male. Spazio (oltre 13’ di media) anche per Marko Simonovic (1999), centro montenegrino che può giocare anche da “quattro”. È un atleta di grande prospettiva, il classico lungo moderno, molto mobile e con mani educate, anche se deve ancora crescere fisicamente. Per lui 5.8 p.ti (62% da due) e 3.2 rimbalzi a match. Male dalla lunetta, con il 53%.

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