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    Pallacanestro Trapani, i numeri dell’affamata Biella

    Sul parquet Biella si “traduce” nei vari giovani del vivaio che crescono ed in quel basket aggressivo e veloce che è ormai un riconosciuto marchio di fabbrica. Lo scorso anno la massima serie le sfuggì proprio sul traguardo, ed il sogno del grande ritorno al piano di sopra sarà una costante anche del torneo appena iniziato. L’ambiente è carico e, dal punto di vista del roster, in estate l’Eurotrend ha cambiato qualcosa, puntando su un interessante mix di gioventù ed esperienza. La talentuosa coppia U.S.A. (Ferguson e Bowers) sarà chiamata a timbrare “quarantelli” in serie ed i vari giovani in organico a metterci il resto. La “prima” è andata male, con la sconfitta sulla sirena in quel di Cagliari, ma siamo solamente all’inizio ed il confermato coach Michele Carrea ben saprà invertire immediatamente la rotta. Ecco i singoli componenti del roster. Nel perimetro il giocatore più pericoloso è la guardia americana Jazzmarr Ferguson (1988), cecchino che sfiora spesso i “trenta” e che può, oltretutto, dare una mano in cabina di regia. Si fa ammirare per la sua rapidità, l’abilità al tiro da fuori e, anche se fa meno rumore, per l’eccellente propensione al passaggio. Si è già fatto “sentire” all’esordio contro Cagliari, dove ha chiuso con 26 p.ti, 6/10 da tre e 4 assist. Tira ovviamente tantissimo (non di rado vicino ai 20 tentativi ad incontro) ma le percentuali lo premiano spesso e volentieri. Unico neo le palle perse. Da Latina è arrivato Lorenzo Uglietti (1994) che, dopo gli eccellenti campionati passati, si vuole confermare anche ad un livello di obiettivi più alto. È un’ala piccola le cui doti tecniche ed atletiche risultano senza dubbio di primissimo livello. A lui si chiede doppia cifra e rimbalzi, mentre deve migliorare nelle percentuali da tre. La guardia è Tim Bowers (1982), “all-around” dal tiro discontinuo che assicura però difesa, grande energia ed una notevole mano alla voce rimbalzi, nonostante gli anni migliori appaiono probabilmente alle spalle. Nella trasferta di Cagliari non ha fatto mancare il suo contributo d’esperienza e, più in generale, è chiamato a calarsi a dovere nel ruolo di regista “aggiunto” della squadra. Dovrà anche progredire nel tiro da fuori, che storicamente non è mai stata la specialità della casa. L’ala forte è, l’ex Agrigento, Albano Chiarastella (1985) che riveste alla perfezione il ruolo di “quattro” atipico, prediligendo il gioco fronte a canestro. Così facendo, porta i più lenti avversari lontano dall’area colorata, in terre a loro meno congeniali. Non è certo un intimidatore d’area ma fa valere con astuzia le sue doti tecniche da esterno puro. Le sue cifre, all’esordio, sono state buone, sia in termini di percentuali, sia come presenza a rimbalzo. Preziosa poi la sua abilità nel fornire assist ai compagni (ben 5 contro Cagliari), che negli anni di Agrigento lo “trasformavano” nel ruolo di regista occulto della squadra. Dalla lunetta sono però dolori. Il centro della squadra è sempre Amedeo Tessitori (1994), che è un lungo dinamico dal grande impatto fisico ed, al contempo, dalle buone mani nonché dotato di ottima tecnica individuale. Nei pressi del pitturato non si fa pregare ed alla “prima” è andato a referto con una pregevole “doppia doppia” (15 p.ti e 11 rimbalzi). Ogni tanto ci prova anche da tre, con buona fortuna. Negli spot di 4 e 5 troviamo Giorgio Sgobba (1992), ala grande di 201 cm proveniente dalla New Basket Brindisi. All’esordio ha sorpreso, mettendo a segno 8 p.ti (con il 67% da due) e catturando anche 4 rimbalzi, nei 22’ di campo concessigli. Ai box invece l’ala britannica Carl Wheatle (1998) che è un atleta formidabile ma, al momento, è fermo a causa di una lesione al legamento crociato posteriore del ginocchio destro. È uno dei giovani più interessanti del panorama europeo e, quest’anno, Biella lo vuole definitivamente lanciare. Fisicità ed agonismo non mancano di certo e, quando sarà pronto, sarà un’aggiunta preziosa per coach Carrea. Dovrà lavorare molto sulle percentuali al tiro. Troviamo, infine, i giovani Luca Pollone (guardia del 1997), Luca Rattalino (pivot del 1997) ed Andrea Danna, che è un playmaker del 1990 che ha firmato un bimestrale e conosce bene l’ambiente. A loro il compito di allungare le rotazioni.

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