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    Pallacanestro Trapani pronta alla gara contro Torino

    La Reale Mutua in estate ha costruito un team che ambisce legittimamente al grande salto. Coach Demis Cavina ha subito ritrovato gli equilibri propri del suo sistema, fatto di gioco controllato, ferocia difensiva e minuziosa organizzazione tattica. La solitaria vetta della classifica (con buon distacco dalle inseguitrici) conferisce grande fiducia sotto la mole. Verso gli obiettivi consoni al valore del roster a disposizione, “tradotto” riportare Torino al piano di sopra. Ecco i singoli. La guardia è U.S.A., il realizzatore Derrick Marks (1993), che da rookie ha esordito proprio con Cavina nelle fila di Tortona. Va a referto con 15.4 p.ti, 3.8 falli subiti, 3.1 rimbalzi e 2.6 assist a match, segno che sa mettersi in proprio ma “vede” anche bene il gioco. Ottimo il 55% da due, così come il 38% da tre, che è la specialità della casa. Costante. Giocatore di squadra, non certo un mangiapalloni. Sul perimetro c’è anche la guardia Mirza Alibegovic (1992) che ha calcato la A con le maglie proprio di Torino e Capo D’Orlando. Nato negli Stati Uniti, ma di nazionalità sportiva italiana, nonché figlio del grande Teoman, è un esterno atletico e forte fisicamente che sfrutta queste doti per imprimere tanta energia sul parquet. Micidiale poi al tiro dalla distanza. È ormai entrato a pieno regime nei meccanismi tattici della squadra ed è colui cui affidarsi quando i giochi sono rotti. Le percentuali non sempre gli sorridono (51% da due, 28% da tre), poiché ama prendersi tiri ad alto coefficiente di difficoltà, in particolar modo da tre, specialità che ogni tanto forza (con 6 tentativi a match). Per lui 14.2 p.ti, 3.5 falli subiti, 3.7 rimbalzi e 3.1 assist di media. Poi troviamo il playmaker, ex serie A Virtus Bologna (anche Omegna e Siena), Alessandro Cappelletti (1995) che per diverse stagioni è stato una delle punte di diamante del settore giovanile della Mens Sana. Il brutto infortunio è ormai definitivamente alle spalle, come testimoniano i suoi numeri attuali: 10.4 p.ti, 3.8 falli subiti, 5 rimbalzi e ben 4.1 assist per gara. Ottime anche le sue percentuali dal campo (64% da due, 34% da tre). Regia si ma anche energia, uno contro uno e tanta fisicità (vedi falli subiti e rimbalzi). Di contro, quasi 3 perse a match. Tanti punti anche dal centro titolare, lo statunitense Kruize Pinkins (1993), lo scorso anno a Casale Monferrato. È un lungo con non tantissimi centimetri ma atletismo e versatilità da vendere. Viaggia alla grande con 15.4 p.ti (eccellente il 62% da due), 3.9 falli subiti, 7.3 rimbalzi e 1.6 assist di media. Non solo balzi nel pitturato quindi, ma visione di gioco e mani educate, come dimostra anche il 37% da tre (su quasi 4 conclusioni ad uscita). Capacità quindi di attaccare i più lenti pariruolo avversari fronte a canestro, aprendosi (ed aprendo il campo…) oltre l’arco. Nel pitturato anche Luca Campani (1990), pivot che è sceso al piano di sotto dopo tanta A (Montegranaro, Cremona, Varese, Orlandina ed Avellino). Lungo moderno con dimensione interna e perimetrale, in virtù di buona mano anche dalla distanza (32% da tre), oltre che dai 4/5 metri. Pericoloso sul pick and roll data la sua mobilità rispetto agli avversari di turno. Le sue cifre, 6.7 p.ti (54% da due), 2.5 falli subiti, 3 rimbalzi, specialità dove non sempre ha la giusta “cattiveria”. Sotto il 60% dalla lunetta. In area colorata c’è pure l’ex Sassari, sempre più convincente, Ousmane Diop (2000), senegalese ma di formazione cestistica italiana. 4/5 che sta sensibilmente scalando le gerarchie. Atletismo e buona tecnica sia fronte che spalle a canestro, in generale uno dei migliori prospetti nel nostro panorama dei lunghi. Esploso a Udine due anni fa, confermatosi poi a Cagliari (15+7), solamente un infortunio lo ha fatto iniziare a rilento ma è, da diverse giornate, in costante crescita. Grande impatto nel pitturato. Porta in dote ben 12.2 p.ti (62% da sotto), 2.6 falli subiti, ben 7.2 rimbalzi ed una intimidazione da urlo, con più di 1 stoppate di media. Il tutto in appena 25’ di campo. Può provarci anche dai 6.75, con alterne fortune (29% da tre). Un altro giocatore duttile, “tre” che può adeguarsi “quattro”, che gioca minuti importanti è l’ala, ex Legnano e Rieti, Daniele Toscano (1993). Versatile e forte fisicamente, nelle gare finora disputate ha inciso non poco, con 6.1 p.ti, 1.9 falli subiti, 1.3 assist e ben 3.3 rimbalzi ad incontro (che istinto a rimbalzo). Dal campo così così, con il 49% da due ed un rivedibile 30% dalla distanza. Male dalla lunetta, con il 65% in stagione. Lottatore! Altro titolare aggiunto, il playmaker Andrea Traini (1992) che ormai di esperienza ne ha da vendere, ex di Recanati, Udine, Brescia ed un ultimo anno da urlo a Montegranaro. Giocatore da campo aperto e da ritmi elevati, meno efficace a difesa schierata. Viaggia con 4.5 p.ti, 1.6 falli subiti, 2 rimbalzi, 2 assist, in poco più di 18’ di parquet. Ottimo il 63% da due, migliorabile il 30% da tre, anche se va detto che tira poco dal campo. Una grossa mano arriva anche dalla guardia, ex granata e Brescia, Franko Bushati (1985), che è arrivato “in corsa” (da 10 giornate) e risulta particolarmente affidabile sia in uno contro uno, che da fuori. Garantisce finora 4.7 p.ti, 2.1 falli subiti, tirando inoltre con un buon 37% da tre. Non sempre preciso dalla lunetta. Il 2/3 macedone del 2001 Andrej Jakimovski ed il pivot maltese del 1999, ex Bakery Piacenza, Kurt Cassar hanno avuto poco spazio finora, non entrando di fatto nelle rotazioni.

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