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    Risposta alle informazioni comunicate da Cristina Correnti

    In merito alla comunicazione indirizzata ai presidenti delle società siciliane dalla neo Commissario Fip Sicilia Cristina Correnti, si tiene in prima battuta a chiarire quanto segue.

    Questa testata è data sempre stato riferimento plurale per l’informazione ed anche in questi mesi ha dato parimenti spazio a notizie – da intendersi sempre come fatti – che hanno evidenziato quel che è semplicemente accaduto nei due “rami” del Comitato Fip Sicilia. Auspicando, sempre, il risanamento delle fratture presenti in Comitato.

    La pluralità d’informazione si manifesta anche quando il racconto dei fatti non piace ai vertici, come nel caso della Commissario Correnti, che giudica probabilmente un attacco aver riportato un virgolettato delle motivazioni per cui la Corte Federale aveva confermato l’inibizione a due anni di Michelangelo Sangiorgio.

    Forse Siciliabasket piace quando scrive di azioni “migliorative” e “attacca” quando restituisce fatti che non possono permettere di parlare di azioni migliorative?

    La commissario Correnti si chiede perché non è stata contatta per chiarire la sua posizione, è giusto allora ricordare l’ultimo tentativo fatto da me verso la presidente. La stessa che ha tagliato corto, abbandonando il gruppo Whatsapp (creato su mio suggerimento) dei giornalisti che in Sicilia si occupano di pallacanestro. Alla domanda “Posso chiederti come mai non c’erano altri rappresentanti del Consiglio, ma solo un consulente della presidenza? Sono informati dell’iniziativa?“. La risposta: “Buongiorno, se vi saranno comunicati in futuro saranno inviati all’email. Questo era un gruppo provvisorio“.

    Il tutto solo per aver chiesto una spiegazione dopo la ricezione del comunicato dedicato, nello specifico, alla firma del protocollo tamponi a Palermo.

    Ricevo una sua chiamata a cui non posso rispondere per via di un’intervista in corso e mi premuro di inviare alla stessa Correnti un messaggio in cui anticipo l’uscita del pezzo dedicato ai tamponi.

    Questo il modus operandi, di piena disponibilità nonostante tutto.

    Ma i nostri attacchi sarebbero arrivati da due articoli in particolare.

    È bene ricordare come non sia affatto necessario raccogliere la dichiarazione di una eventuale controparte se intercettiamo online uno o più post Facebook pubblicati da Cinzia Savoca o perché rispondiamo al telefono quando a chiamarci è Gino Coppa o perché riceviamo testi da parti che non sono al fianco di Cristina Correnti.

    Il tentativo di centralizzare un comitato plurale, composto da un’opposizione da cui Correnti è riuscita a distaccarsi di un solo voto, non può trovare seguito.

    Il Comitato è uno strumento per le società affidato ai rappresentanti, tutti, che le affiliate hanno scelto e da pochi giorni in Sicilia non è più ufficialmente così. Fatto che tutti dovrebbero reputare grave.

    Interverremmo in seguito per chiarire tutti gli altri aspetti in cui Correnti ci ha coinvolto.

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