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    SERIE D PLAYOFF. Fortitudo Messina vincente contro Svincolati Milazzo, la C si decide l’11 maggio

    Svincolati Milazzo: Sofia 17, Jankovic 4, Klevinskas 11, Ivkovic 7, Barbera 7, Vento 5, Mobilia15 Catanesi, Siracusa, Costantino, De Paoli, Colosi
    Coach L. Maganza

    Fortitudo Messina: Russo, Trovatello n.e, Faye n.e, Bonfglio, Currò16, Barlassina12, Bellomo22, Centorrino 7, Bianchi, Squillaci 17, Cavalieri 7, Ioppolo 2.
    Coach D. Baldaro

    Non è rimasto deluso il centinaio di tifosi al seguito della Fortitudo Messina al PalaValverde di Milazzo. Tutt’altro.

    Gara avvincente, che ha visto ancora una volta saltare il fattore campo, vietata ai deboli di cuore, con i ragazzi di coach Baldaro che hanno scaricato sul parquet tutta la voglia di non chiudere a Milazzo la serie di finale.
    Tutto rimandato dunque a sabato 11 maggio al PalaTracuzzi e sarà gara senza appello per entrambe le formazioni.

    Milazzo parte con Mobilia, Klevinskas, Ivkovic, Jankovic e Sofia.
    Messina, che deve rinunciare allo squalificato Lanza e con un Bianchi in precarie condizioni fisiche, risponde con Cavalieri, Barlassina, Bellomo, Centorrino e Squillaci.

    In avvio è migliore l’impatto nel match di Milazzo soprattutto con Sofia e Ivkovic, mentre Messina non riesce a difendere bene e spesso forza le conclusioni dalla distanza. E’ il solo Centorrino che trova spazio nella difesa di casa. Nel finale Milazzo prova l’allungo, ma Messina resta in scia grazie anche alle triple di Bellomo (2) e Centorrino. Primo quarto che si chiude con Milazzo avanti di 7 (28-21) con la sensazione che il team di Baldaro non riesca a difendere come nelle precedenti esibizioni.

    Nella seconda frazione Maganza trova un ottimo contributo da Barbera. Così la squadra di casa allunga fino al +13 (34-21). Ma proprio nel momento in cui sembrava che gli Svincolati potessero dare la mazzata decisiva, ecco che Baldaro trova le mosse giuste. L’esperto coach messinese concede qualche minuto di riposo a Bellomo, Cavalieri e Centorrino e una chance al play Bonfiglio, a Barlassina (entrambi assenti in gara 1) ed a Currò. Quello che ne deriva è un parziale di 21-6 per la Fortitudo che ha come conseguenza quella di far perdere a Milazzo le certezze fino a quel momento acquisite. Messina comincia a difendere molto meglio e per ben 3 volte Milazzo non riesce a concludere nei 24”.
    A 4’ dalla fine della frazione Baldaro perde Centorrino per un problema alla caviglia. Ma a quel punto l’inerzia del match è per gli ospiti che chiudono la frazione avanti di 2 (40-42) con il giovanissimo Currò che chiude in crescendo (9 punti nella seconda frazione).

    Al rientro dall’intervallo lungo continua la prestazione maiuscola dell’ex Amatori. Ed è una fase di massima esaltazione per il giovane messinese capace di farsi trovare spesso libero in contropiede e capace a metà quarto di prendere nella medesima azione un rimbalzo difensivo, andare a penetrare nella difesa avversaria e realizzare prendendosi anche un fallo a proprio favore. A metà quarto, con Milazzo che cerca di riprendersi le redini del match soprattutto con Mobilia autore di 2 conclusioni da oltre l’arco, Messina allunga grazie alle triple di Cavalieri, Squillaci e di un ritrovato Barlassina, ottimo anche in difesa, che riesce a tenere botta nonostante sia presto gravato di falli. La terza frazione si chiude con Messina avanti di 11 (55-66).

    Nell’ultima frazione sale la tensione. Per circa 4 minuti nessuna delle due squadre riesce a realizzare. Poi la Fortitudo allunga ancora grazie anche alle 2 triple a testa di Bellomo e Squillaci. Milazzo forza le conclusioni, ma non trova più il bandolo della matassa. Perde lucidità anche Mobilia che poi ad un paio di minuti dal termine dovrà abbandonare il campo per un problema alla caviglia destra.
    E sui titoli di coda tra le fila di Messina trova spazio anche il 2001 Russo che sostituisce capitan Cavalieri fuori per 5 falli.

    Dunque Messina pareggia nella serie finale a conclusione di un match che era iniziato sulla falsariga di gara 1 ma che dopo 15’ minuti di gioco cambia nell’inerzia a favore dei nero-verdi che alla fine avranno la meglio proprio sul piano dell’intensità difensiva, della velocità e della tenuta fisica, tutti ingredienti che in gara 1 erano stati pro-Milazzo.
    Note di merito per questo match per coach Baldaro, capace di cambiare volto alla partita, e per le pseudo-seconde linee come Bonfiglio, Barlassina (66% da 3 + 9 rimbalzi), Ioppolo e Currò (63% da 2 + 4 rimbalzi), determinanti alla pari dei titolari per condurre in porto il match. Inutile sottolineare le prove dei soliti Bellomo (22 punti in 27 minuti giocati), Squillaci (in crescendo nella fase calda del match) e di capitan Cavalieri non proprio al top della condizione. Ma probabilmente la nota più positiva della serata è che la squadra ha dimostrato, nella gara più importante della stagione fino a questo momento, di non essere Cavalieri-dipendente, acquisendo ancora più fiducia in vista di gara 3.

    Verdetto finale dunque rimandato a sabato 11 maggio.
    La Fortitudo sarà chiamata a far rispettare il fattore campo anche per dare continuità alla splendida prova tecnica e di carattere e anche per ricambiare con la moneta più pregiata gli sforzi di una tifoseria appassionata capace al Palavalverde di sostenere la squadra come mai era successo in questa stagione.

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