More

    Terza vitoria di fila per la Libertas Alcamo

    Tris di vittorie doveva essere e tris è stato. E’ durata poco la resistenza della Fortitudo Messina che nei primi due minuti di gioco ha incassato ben 4 “bombe” (Giusti, Tartamella, Genovese e Dragna) ma che poi ha lottato con veemenza fino al termine non scendendo mai sotto i dieci punti di ritardo ed accumulando uno svantaggio massimo di 24 punti. Con il successo del PalaTreSanti, i padroni di casa risalgono in sesta posizione.
    Libertas senza il capitano Andrè e il giovane Accardo, Fortitudo priva di Barlassina e Di Nezza (quest’ultimo squalificato come coach Baldaro). La forbice creatasi subito nel punteggio, non deve trarre in inganno: si è trattato al contrario di un match vero e molto maschio con le squadre che hanno sempre lottato nonostante le scorie “post panettone”.
    Il contatto fisico ha fatti innervosire alcune pedine importanti, vedi Dragna che non era anche al top delle condizioni fisiche. La squadra, però, non ne ha risentito più di tanto e un Giusti a tratti strepitoso, un Fathallah sempre con la lampadina accesa e un Tagliareni veemente nel fisico e lucido nei movimenti hanno mantenuto le redini del match. In doppia doppia sono andati Tagliareni e Tartamella: quest’ultimo parecchio utilizzato per l’assenza del “centrone” Andrè.
    Nell’ultimo periodo e dopo il massimo vantaggio, i locali hanno mollato un po’ la presa, anche per evitare possibili infortuni, e la Fortitudo si è avvicinata grazie soprattutto ai suoi migliori uomini, i giovani incitti e Bianchi, entrambi classe 2000, autori insieme di 29 dei 62 punti complessivi della squadra.

    Libertas – Fortitudo 77-62 [24-16, 46-30 (22-14), 63-46 (17-16), 77-62 (14-16)]
    ALCAMO: Farina, Giusti 17, Audino, Tagliareni 14, Bruno 6, Cusumano, Andrè ne, Butera 5, Tartamella 10, Genovese 7, Fathallah 13, Dragna 5. Coach: V. Ferrara
    MESSINA: De Simone 5, Lanza 5, Squillaci, Bianchi 13, Conteh 4, Cordaro 9, Incitti 16, Bellomo 10, Russo. Coach: Cavalieri
    Arbitri: Puglisi di Acicatena e De Giorgio di Giarre.

    spot_img

    Latest articles

    Related articles

    spot_img