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    Aquila Palermo, parla il presidente Rappa: Ritrovare la compattezza, servirebbe una mano per rafforzare la nostra solidità

    Il 2015 è terminato. Un anno di grandi cambiamenti, novità, gioie e sofferenze anche per l’Aquila Palermo, elementi che accomunano tutte quelle realtà sportive dalla grande ambizione. Il numero uno biancorosso, Salvo Rappa, delinea in un’intervista rilasciata al sito ufficiale il bilancio dell’anno conclusosi e la strada che attende l’Aquila Palermo.

    Cosa porterà con sè di questo 2015?
    L’affiatamento con lo staff anche nelle difficoltà, c’è stata sempre una grande coesione. Gianluca Tucci maestro d’orchestra, i miei pilastri Francesco Lima e Giuseppe Gullo, lo staff tecnico con Federico Vallesi e Piero Aiello, con Giuseppe Terrasi, che ha dato continuità di contributo alla causa comune. Il tutto con la professionalita di Tore Poma, Ezio Vallone e l’immancabile doc Roberto Di Gregorio. Menzione particolare voglio farla per lo staff delle giovanili, con coach Leo Ortenzi del quale sapevo già tutto grazie a Francesco (che lo ha scelto), ben collaborato da Salvo Marsala, ritornato a casa dopo un paio di anni. Di Leo ho apprezzato l’approccio con il gruppo giovanile, ma il rispetto se lo è meritato quando la scorsa estate mi ha chiesto di limitare agli under la composizione del roster Serie D. Dapprima ho pensato che era un folle o aveva sopravvalutato il gruppo. Tutti piccoli oltre a qualche senior, giusto per assicurare i cambi ai piccoli, mi ha detto con la sua inflessioni laziale…scelta folle, dicevo, che però si è rivelata azzeccata. E’ entrato nel modo migliore, cercando di dare sin da subito il suo contributo. Dalle sue squadre abbiamo ottenuto il massimo, e forse più di quanto ci eravamo prefissati. In particolare con la nostra Serie D Eagles. Ritornando alla scelta dell’estate, questa decisione mi ha attirato un po’ di antipatie del gruppo della vecchia Promozione, che giustamente aveva conquistato sul campo una bella promozione, ma tante volte nello sport si prendono decisioni impopolari o perfino ingiuste, come in questo caso. Alla fine ha prevalso la volontà di continuare ad investire sui nostri atleti piu pronti…e pazienza se è aumentato il numero di nemici, senza di loro il mondo è piu’ noioso. Quel che conta è che la squadra nata dall’unione con Bagheria in campionato ha fatto molto di più della salvezza che avevamo prefissato come obiettivo, avendo battuto squadre attrezzate e cadendo solo con realtà che non appartengono alla Serie D. Onore quindi a Leo, a Salvo e al gruppo degli atleti.

    La prima squadra si trova terza ad una giornata dalla fine del girone d’andata in Serie B. Come giudica il cammino sin qui?
    L’idea originale era accrescere il livello del roster, nei nomi che lo componevano, e soprattutto nella quantità. Francesco e Gianluca hanno rispettato massivamente questo mix di quantità e qualità. Il gruppo si è rinforzato, con l’intenzione di giocarsi la stagione da protagonisti, purtroppo però si sono ripresentate, come in un paio di situazioni dell’anno scorso, le occasioni mancate con le sconfitte in appuntamenti importanti come con Roma e Palestrina. L’Eurobasket, se tutto il contorno dovesse filar liscio (e qualche dubbio lo nutro), lo vedo come l’avversario meno ostico delle squadre di testa. Contro di loro abbiamo perso, ma dominando a larghi tratti, ciò che invece non è avvenuto a Palestrina. In quell’occasione, mi duole dirlo, la squadra ha mollato. Un fatto senza precedenti nella nostra pur breve storia societaria. Voglio credere sia stato un episodio sporadico e contro di loro possiamo farcela in casa. Con Napoli, invece, credo sia stata la più bella partita dell’anno da parte nostra. Per vincere quel giorno è servita la migliore versione di noi stessi e sappiamo che sarà dura da loro.Per il 2016 vorrei poter evitare situazioni come quella di Empoli, ad esempio. Quella sconfitta ci ha bruciato, perchè di fronte alle difficoltà non siamo riusciti a reagire come in altre occasioni. Vorrei che la squadra non perdesse mai di mente il fatto che questo è un gioco di collettivo e non di singoli, reagendo con la forza e con la tecnica che hanno, evitando quindi gare come quelle di Empoli o ancora Isernia, dove solo il fato ci ha permesso di non perdere una partita che ci sarebbe costata il prosieguo del campionato.

    Quali sono le prossime tappe del progetto biancorosso?
    Innanzitutto, ci tengo a dire che non rinnego nulla di tutto quello che abbiamo fatto e non trovo altri responsabili, se non in me stesso, di tutto ciò che di spiacevole possa essere avvenuto. E’ il momento dicercare di compattarci e ritrovare quei pensieri felici che arrivano soltanto a sprazzi. A partire da me, che dopo Empoli ho voluto staccarmi dalla squadra non andando più alle partite, in casa e in trasferta. Quasi come se avessi voluto dissociarmi da quel che esprimevamo. La mia nuova esperienza lavorativa, per quanto mi sta impegnando, a tratti ha rappresentato un comodo alibi. Abbiamo gli stessi problemi e le stesse virtù di quasi tutte le realtà cestistiche nazionali, eppure da noi ogni problema è ridondante e ingigantito, talvolta perfino fantasioso. Spiace anche per qualche disturbatore esterno a cui forse, colpevolmente, qualcuno dei nostri ha dato troppa retta. Qualcosa dovremo fare per recuperare concentrazione. Sinceramente, spererei qualcosa di felice per il futuro: tante volte ho detto che Aquila non è una creatura ad uso e consumo del solo presidente, ma è qualcosa che volevamo regalare alla città. Non nascondo che questa estate avevamo pensato di coinvolgere altri soggetti per allargare la base e riuscire a rendere piu solida la nostra societa.Dal 2016 mi aspetto che questo desiderio possa avverarsi, perchè gli investimenti sin qui condotti sulle persone non hanno prodotto gli effetti sperati. Piu precisamente, nessun effetto oltre a tante promesse di gustose potenzialita. Per quanto riguarda i progetti futuri delle nostre squadre, mi fido dello staff tecnico e lascio a loro la possibilità di assicurare il massimo rendimento. Dal punto di vista politico (nell’accezione federale), continuiamo nel progetto voluto fortemente di trovare un’unità nel panorama cestistico cittadino, che ha consentito di riaprire una pace duratura e con basi di progetti congiunti con le altre realtà. Ciò che mi ha fatto maggiormente piacere è aver creato la trasmissione, “Overtime – il basket palermitano in Tv”, all’interno della nostra offerta televisiva con l’emittente CTS canale 90. Abbiamo voluto dare il giusto spazio alle società degli altri campionati di prima fascia, ma intendiamo continuare a farlo anche con le altre società, che mano a mano cercheremo di coinvolgere, e che possano confluire con le prime squadre. Credo che la fattispecie non conosca precedenti.

    Un augurio particolare voglio inviarlo per l’anno nuovo ai nostri fedelissimi tifosi e in generale a tutti gli interessati che frequentano i nostri social. Vorrei ringraziarli per quello che ci hanno dato, tenendo sempre nella memoria il numero impressionante di ascoltatori delle nostre radiocronache in occasione dei playoff dell’anno scorso su RetePalermo.it. Cose magari ridicole da sottolineare se ci trovassimo in altre zone d’Italia, ma che a Palermo tutta questa gente si sia riunita davanti ad un pc o al telefono per sostenere una squadra di basket a distanza è stata davvero una cosa senza precedenti.

    Auguri di Buon Anno a nome dell’intera famiglia Aquila Palermo, con la speranza di poter continuare a sognare e gioire insieme. Auguri a tutti i giornalisti, che sempre ci dimostrano attenzioni dandoci spazi. Auguri a tutti i miei dirigenti e a tutti quelli, che in qualsiasi veste, contribuiscono a dare continuità alla nostra realtà. Auguri infine ai giocatori, che spero presto di riabbracciare, e ai quali rivolgo le mie scuse per averli trascurati…buon anno a tutti!!!

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