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    Barcellona sulle scelte arbitrali di Rieti: “Non possiamo pagare per sempre”

    La società del Basket Barcellona ha comunicato di sostener in toto le parole pronunciate dal suo coach, Maurizio Bartocci, al termine del match giocato in esterna contro l’Ncp Rieti, terminato con un rocambolesco 78-73 a favore dei locali. Nessuna malafede, ma è stato doveroso per i siciliani esprimere il proprio disappunto sull’operato degli arbitri designati a dirigere un incontro che, per quanto visto in campo, Barcellona non avrebbe demeritato di vincere.

    A quarantotto ore di distanza, la Società Basket Barcellona interviene in merito alle vicende relative  all’arbitraggio di domenica scorsa in occasione della partita di Rieti. Il sodalizio di Via Milite Ignoto intende rafforzare e sostenere le affermazioni del tecnico Maurizio Bartocci che, nel corso della conferenza stampa post gara, ancora sotto l’effetto dell’amarezza per quanto accaduto durante l’incontro, ha fornito un’analisi comunque perfettamente lucida dei fatti per quanto più o meno condivisibile dagli addetti ai lavori. Questa Società intende ricordare a se stessa gli immani sacrifici fatti fin qui per mantenersi in vita e non privare un intero comprensorio del suo punto di riferimento in chiave cestistica. Sacrifici che si rinnovano giorno dopo giorno e che ci auguriamo e gradiremmo non corrano il rischio di essere vanificati da fattori che, alla lunga, rischiano di far passare la voglia di spendersi in uno sport che continua ad emozionarci, nonostante i risultati altalenanti del campo. Quattro tiri liberi (concessi peraltro negli ultimi 56 secondi di gara) a fronte dei 37 a favore dei padroni di casa sono il fattore più lampante di una gara che inevitabilmente è stata influenzata dalle decisioni arbitrali. Precisiamo in questa sede che non crediamo assolutamente che gli errori che hanno danneggiato la nostra squadra siano frutto di malafede (altrimenti non saremmo ancora qui a fare pallacanestro). Sappiamo anche che i giovani arbitri hanno bisogno di tempo per maturare esperienza sul campo. Ma siamo altresì convinti che non possano pagare sempre e solo società come la nostra che si sobbarcano spese non indifferenti per affrontare le trasferte. Ragion per cui riteniamo doveroso, seppur con garbo e pacatezza, esprimere il nostro disappunto, sperando di non doverci ripetere in futuro“.

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