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    Il saluto della JustMary Messina e il racconto dei retroscena della “assurda quanto splendida” stagione 20-21

    Con un lunghissimo posta Facebook la Just Mary Messina Peppino Cocuzza ha salutato la stagione appena conclusa, non lesinando dettagli e retroscena di mercato, raccontando le emozioni e mettendo nero su bianco i nomi ed i cognomi delle persone che hanno permesso la riuscita dell’anno sportivo concluso sfiorando la Serie B.

    48h, quasi 48h sono passate dalla fine di questa tanto assurda quanto splendida stagione sportiva, noi, l’ultima società in ordine di apparizione in città (appena due anni, 11 mesi e 13 giorni dalla nascita ) siamo stati ad un passo (canestro) dalla Serie B Nazionale.
    Impensabile.
    Dopo le prime due stagioni in D sotto la guida di coach Claudio Pizzuto, entrambe terminate ai play-off, il “Visionario” contro tutto e tutti, ha ben pensato di cambiare passo, scegliere di affidare la guida tecnica ad un professionista (non che coach Pizzuto non lo sia, anzi… ma gli impegni lavorativi non gli permettevano di poter impegnare numerose ore quotidianamente in palestra), abbiamo stilato un programma che potesse in qualche anno (tre) proiettarci in palcoscenici nazionali, ambiti e sognati più o meno da tutti i dirigenti di società sportive, ci siamo subito confrontati con coach Pizzuto, il quale pur venendo da due stagioni con il ruolo principale da Head Coach, ha accettato di buon grado, sacrificando la propria posizione, per far crescere questa società, (e dovete crederci, nonostante le tre proposte ricevute, ed i vari “consigli” (critiche e maldicenze) arrivati da tutte le persone che ci “amano” ), ha scelto di rimanere sulla ns panchina in qualità di assistent coach, e questo è un gesto per il quale noi, non troveremo mai il modo, le parole per poterlo ringraziare.
    La scelta del professionista e ricaduta su coach Beto Manzo, al quale è stato chiesto solamente di fare ciò che sapeva fare, di mettere su una banda di ragazzini, fare una discreta stagione, ed a metà di essa, iniziare a programmare la successiva, con l’intento in tre anni di raggiungere la B.
    Non ci è voluto molto (due sole telefonate) affinché nascesse la giusta intesa, e prima ancora che fosse redatto un contratto, coach Manzo aveva già impostato 1/3 di roster, in poco meno di un mese, la squadra aveva preso forma, capitan Vidakovic, nonostante le richieste anche di categorie superiori (noi eravamo ancora iscritti alla D, avevamo solo una timida richiesta di ripescaggio presentata)pur di rimanere in giallorosso, ha persino accettato un decurtamento dell’ingaggio.
    Grazie a coach Manzo, alla fama di buon istruttore, iniziavano ad arrivare “offerte” di giocatori da ogni parte, c’era solo da scegliere.
    Una telefonata, un caffè, una stretta di mano, in poco meno di 30 minuti con grande gioia è arrivata la più ampia disponibilità di quello che sarebbe diventato il vice capitano, un messinese in giallorosso, Angelo Salvatico, il regista della JustMary Messina.
    Mancavano pochi tasselli, dalla lontana Repubblica del Mali, ecco Moussa Diakite’, 18enne emergente, Nazionale del suo Mali, nessuna esperienza in campionati senior, pronto a cucirsi addosso i nostri colori, tanto da firmare immediatamente il suo passaggio definitivo alla Pallacanestro Messina, è il turno di Samuele Crisafulli, milazzese, scegliere di unirsi al gruppo con la speranza di ritagliarsi qualche minuto in poche gare, allenandosi con dei buoni atleti, o andare a fare un campionato giovanile in qualche altra società, il “Grande Samu” ha scelto di stare con noi, sudare in palestra due volte al giorno, stringere i denti, accontentarsi di briciole di parquet, è crescere, è questa sua scelta, denota l’uomo che sta diventando, ed ancora Nedeljko Vucenovic, arrivato da Mantova, anch’esso fino ad allora solo campionati giovanili, dalla lontana Argentina coach Manzo pesca un altro giovanissimo. Manu Fernandez, ragazzo dalle mani, ma soprattutto dal cuore d’oro, appena arrivato ha subito messo curiosità in tutta la comunità cestistica regionale, al gruppo si aggiunge un veterano della C, Lucio Cocuzza, filippese e padrone di casa, ogni volta che verrà chiamato in causa, delizierà tutti i con le sue triple è le sue penetrazioni.
    Inizia la preparazione fisico-atletica, ore e ore di lavoro, giornate intense, ma ahimè torna lo stop da Covid imposto dalle autorità, la società lascia i ragazzi liberi di scegliere, tornare a casa, rischiando contagi negli spostamenti, oppure rimanere al riparo in foresteria? Il buon senso loro, e delle loro famiglie, fa decidere di rimanere in Sicilia, si soffre, ci si allena individualmente all’esterno secondo le disposizioni federali e sanitarie, e si va avanti.
    Purtroppo la Brexit, (di passaporto inglese, non può più giocare in Italia) ci ha portato via Tayo Shittu, gran giocatore, il ns centro, via lui, nessuno più nel suo ruolo per tutta la stagione, si proprio così, abbiamo fatto un’intera stagione più appendici senza alcun lungo di ruolo.
    Pronti via, inizia il campionato, prima uscita, primo derby, prima vittoria.
    Arriva un messaggio sulla ns pagina, “sono “xxxx” ero stato tesserato per la società “x” C Gold, la quale però, ha rinunciato al campionato, vorrei tornare in Sicilia”
    riunione staff tecnico – società durata circa 15 minuti, dopo due giorni arriva in giallorosso Matas Budrys, colui che inizia a dare una grande mano ai compagni, inizia a dare una conformazione più tecnica al gruppo, e con le sue giocate entusiasma tramite le dirette, la squadra è al completo, (si fa per dire) il Messina continua a giocare e vincere, seppur con tanti ruoli scoperti, le magie che il duo Manzo – Pizzuto fanno con una banda di ragazzini e due senior, ci fanno rimanere in testa alla classifica sin dal primo giorno…
    Intanto arrivano voci del termine del campionato di A2 Lituano (lo stesso da dove proviene il nostro Budrys), e che un certo Sarunas Kulevicius, atleta giramondo, non ha mai giocato in Italia, le referenze sono a dir poco fantastiche, perché non provarci? Regaleremmo un grosso aiuto ai ragazzi che da un bel po di partite tirano la carretta, e il vedere un bel po di gioco in più ai siciliani.
    Già al primo approccio, è subito un si, in 48h Kulevicius è in Sicilia, si innamora subito del paesaggio, dei luoghi, ed entra immediatamente in sintonia con il resto della squadra, si presenta alla sua prima partita in giallorosso in casa in un derby, e immediatamente dimostra di che pasta è fatto, chiuderà la regular season come vice cannoniere, ma con ben cinque partite in meno giocate di tutti.
    In corsa arrivano anche Milos Mihajlovic e Mladen Stolic, a rafforzare sia la prima squadra che l’U20 (campionato nel frattempo iniziato, e chiuso dal Messina in testa alla classifica, e perso per differenza canestri, grazie alla forzata rinuncia dell’ultima gara, perché tutta l’U20 era impegnata negli spareggi nazionali della prima squadra).
    Messina chiude il campionato in testa alla classifica, va ai play-off, batte in semifinale la Fortitudo, ed in finale, con una prestazione
    ” Monstre ” liquida con 36 punti di scarto l’unica formazione che in campionato l’aveva battuta per ben due volte.
    Ci siamo, questa banda di ragazzini che mai avevano giocato un campionato senior, l’aggiunta di Capitan Vidakovic, del messinese Salvatico, e con l’inserimento di due senior di qualità, è agli spareggi nazionali per provare ad accedere alla Serie B.
    Impensabile, inimmaginabile, è tutto così strano, è un sogno.
    Durante tutto il campionato, quei ragazzini che un po da tutti sono sempre stati “criticati e menzionati negativamente” solo perché non italiani, hanno raggiunto gli spareggi nazionali.
    Neanche il tempo di giocare, di rendersi conto dell’impresa realizzata, si parte, si vola in Sardegna, una doppia sfida, deve sancire chi fra Cagliari e Messina approderà alla seconda fase, per ulteriori spareggi con le vincitrici di C Gold delle altre regioni.
    Impresa ardua, ma i nostri ragazzi ce la fanno, superano in entrambe le sfide la nobile decaduta Cagliari, incontrano Molfetta (vincitrice della C Gold Puglia, e dello spareggio con Salerno, vincitrice C Gold Campania) e anche qui, con trasferte disagevoli (sol perché organizzate in 48h) vincono la doppia sfida, e raggiungono la finale, sono le 6 di lunedì mattina quando la squadra mette piede in città di ritorno da Molfetta, ma fra altre 48h ci sarà ancora un’avversaria da incontrare, Borgomanero, vincente della C Gold Lombardia, che ha già fatto fuori Siena.
    Poche ore di riposo, tamponi di rito e si riparte, grazie a sfortunate coincidenze (aerei, trasferimenti e quant’altro) si arriva a Borgomanero appena 35 minuti prima dell’inizio di gara 1, totalmente stremati, stanchi fisicamente e mentalmente, ma la gara va giocata, va onorata, per la prima volta in stagione Messina accusa il colpo e torna a casa con un -29 da recuperare in gara 2, in casa propria.
    Incontriamo ed ascoltiamo tantissimi scettici, sembra un via vai di gente che va a fare le condoglianze ai dolenti per una dipartita, ma peccato per loro che durante questa stagione, non hanno capito Coach Manzo di che pasta sia fatto, il suo assistente Pizzuto di che pasta è fatto, i vari Salvatico, Vidakovic, Budrys, Crisafulli, Stolic, Vucenovic, Diakite’, Mihajlovic, Kulevicius, Fernandez, Cocuzza di che pasta sono fatti, questa squadra, questo Messina ben plasmato, di che pasta è fatto…
    Siamo comunque alla finale nazionale, intenzionati a giocarcela, palla a due…
    inizia la rimonta, i ragazzi arrivano anche a + 31, naturalmente in campo ci sono anche gli avversari che nel terzo quarto, rosicchiano qualche punto, siamo carichi di fallì, Stolic in panchina solo per onorare i compagni, (infortunio in quel di Molfetta) siamo a 4″ il tiro del dentro o fuori, è fuori, Borgomanero va in B, a noi, non rimane neanche la delusione, l’amaro in bocca, perché i nostri ragazzi, il nostro staff, il nostro Stefano, la Peppino Cocuzza con la quale negli ultimi due anni è nata questa sorta di collaborazione e che ringraziamo a gran voce, tutti insieme, l’impresa noi l’abbiamo compiuta.
    Un infinito grazie a cuore aperto a questi ragazzi che per tanti mesi hanno dato l’anima, hanno sofferto, hanno lottato, hanno vinto, ed è veramente il caso di dire contro tutto e contro tutti, e come ha detto Coach Manzo dopo Cagliari, da non Messinesi, da non Siciliani, e spesso etichettati, hanno ben rappresentato la Sicilia in Italia, lasciando solo belle impressioni.
    Il grazie va a coach Pizzuto, per aver saputo mettersi in gioco, per i suoi consigli, per la sua dedizione a questa società, ed ai suoi colori, a Stefano Sindona, vera anima di questo gruppo, ha fatto per tutti questi mesi da balia, da tutor e da genitore a tutti i nostri ragazzi, viziandoli, e aiutandoli in tutto.
    Alla Famiglia Cocuzza per la grande disponibilità, la totale collaborazione, il grande aiuto.
    Al nostro addetto stampa Emanuele Francio’ che a volte con l’aiuto di Vincenzo Nicita Mauro, ma molto più spesso da solo, ha dovuto sempre tentare di risolvere i problemi di ricezione all’interno del Pala Cocuzza, per farvi sempre arrivare le immagini e le notizie degli incontri, lavorando fino a tarda notte, per poter nel minor tempo possibile, far rivivere l’incontro della serata nei suoi comunicati stampa.
    Alla dirigenza, in particolar modo Matteo Salvatico e Maddalena Beccaria, che dalla riapertura al pubblico, hanno spesso visto le partite solo a sprazzi, dovendo regolare gli accessi al palazzetto.
    Alla JustMary.fun nella persona del CEO Matteo Moretti, che ha creduto da subito in noi, e ci ha onorati concedendoci di portare il nome JustMary sulle nostre maglie.
    Alla On the Run, che ormai da anni ci supporta.
    E in ultimo, ma non di certo per importanza, ma perché voluto, al grande condottiero di questa stagione, coach Beto Manzo, colui il quale ha selezionato una banda di ragazzini, un po di sale, un po di pepe… e via sulla griglia, come fossero le sue amate “bistecche argentine” ne è venuta fuori una cena succulenta, da rimanere sazi, almeno… fino all’inizio della prossima stagione…
    Grazie di cuore a tutti i sostenitori, anche a quelli che spesso ci hanno criticati o attaccati, perché nel bene e/o nel male, l’importante è che si parli di noi….”.
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