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Insegnare il Minibasket. Dall’emozione al gioco, dalle prime conoscenze alle competenze

Insegnare il minibasket

Insegnare il minibasket

Per il Settore Minibasket della Federazione Italiana Pallacanestro il 2015 è stato un anno pieno di progetti realizzati e attività svolte: dal Kinder+Sport Minibasket Summer Tour con le tappe di Torino, Reggio Calabria e Treviso al Trofeo Topolino di Settimo Milanese, organizzato in collaborazione con il Comitato Regionale Lombardia; dalle Scuole Minibasket federali ai Corsi per gli Istruttori Nazionali; dai Clinic integrati di Camminare Insieme fino alle 160mila copie del diario “Baskettari 2014/15”, distribuite in tutti i Centri Minibasket d’Italia.

Per arrivare poi all’ultimo prodotto, solo in ordine temporale, del Settore Minibasket FIP: “Insegnare il Minibasket. Dall’emozione al gioco, dalle prime conoscenze alle competenze”. A cura di Maurizio Cremonini, Lucio Bortolussi e Roberta Regis, con la collaborazione di Fabio Bagni, Barbara Bononi, Tonino De Giorgio e Guido Marcangeli e con il contributo di Andrea Capobianco, il testo didattico “è il manuale di riferimento dei nuovi Istruttori Minibasket, ma è anche il testo da leggere e tenere in considerazione per essere aggiornati sul modello educativo e culturale che la FIP intende sviluppare” (dalla presentazione al libro del presidente FIP Giovanni Petrucci, ndr).

“Insegnare il Minibasket – Dall’emozione al gioco, dalle prime conoscenze alle competenze”, è un manuale di 392 pagine (Calzetti Mariucci Editori, prezzo di copertina 39.00€, in distribuzione da fine gennaio 2016), che presenta il modello d’insegnamento del Minibasket italiano. Oltre ai testi, ai grafici, le tabelle e le immagini, il libro si avvale anche della grande novità dell’interattività, che grazie al Qr-code permette di accedere ad alcuni video di approfondimento. Il Qr-code è un supporto moderno che mira dunque in questo senso a completare la conoscenza de lettore e che arricchisce la proposta editoriale sul piano comunicativo.

Così il presidente del Settore Minibasket FIP Eugenio Crotti: “’Insegnare il Minibasket – Dall’emozione al gioco, dalle prime conoscenze alle competenze ‘ è una pietra miliare posata su una strada che non ha un orizzonte definito, ma un traguardo preciso a cui tendere. Le prove tangibili della bontà del lavoro svolto in questi anni dal Settore sono nelle tantissime attività e dei tantissimi progetti, come questo libro, che anche in questa stagione abbiamo promosso. Ora è importante continuare a spingere sull’acceleratore, ed essere al passo con le trasformazioni che investono il nostro movimento”.

Queste, invece, le parole del Responsabile Tecnico del Settore Minibasket Maurizio Cremonini: “C’è tanto orgoglio e soddisfazione fra tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di un progetto editoriale innovativo e moderno. I riferimenti teorici basati su fondamenta scientifiche, le proposte pratiche coerenti descritte anche con video facilmente consultabili; tutto questo ha l’intento di fornire, a tutti i nostri Istruttori, una guida sicura in cui rifugiarsi per trovare le certezze della propria quotidianità”.

Nel bilancio di fine anno ci sono anche i numeri del Settore Minibasket FIP. Cifre che mai come quest’anno fotografano un movimento in forte crescita. A cominciare dal record di iscritti ai Centri Minibasket, che hanno superato quota 155.000. Per la prima volta poi, è stata oltrepassata la soglia degli 8.000 Istruttori Minibasket. Senza dimenticare gli oltre 6.500 Istruttori in regola con l’obbligo dell’aggiornamento e gli oltre 150 partecipanti ai Corsi di Formazione nazionale.

“Se stiamo ancora crescendo – continua Cremonini – nonostante le difficoltà delle famiglie, le complessità del nostro sistema, la distanza da coloro che ancora non colgono appieno il significato e il valore dell’impegno al quale ci dedichiamo, il merito è di tanti. Certamente un elemento è centrale, per tutti; la condivisione di un modello educativo e formativo, che anche quest’anno abbiamo con forza descritto in ogni occasione di aggiornamento e formazione, camminando insieme, ancora, suscitando anche l’interesse di altri Paesi europei”.

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