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    La Betaland Capo D’Orlando alla volta di Reggio Emilia, Di Carlo : “Faremo possibile e impossibile”

    Riprende la marcia della Betaland Capo d’Orlando, che dopo due vittorie interne contro Venezia e Virtus Bologna, prepara la trasferta per sfidare domenica la Grissin Bon Reggio Emilia al PalaBigi alle ore 18,15 per la diciannovesima giornata del campionato di Serie A Beko. A presentare il match nella sala stampa “Di Noto” del PalaFantozzi sono il centro Alex Oriakhi e Gennaro Di Carlo. Il primo a parlare è stato il centro della Betaland che ha provato a raccontare la nuova atmosfera che si respira all’interno dello spogliatoio: «E’ normale che l’umore migliori quando si vince. Noi vogliamo continuare a vincere per cercare di migliorare ancora. Personalmente l’allenatore mi ha dato sempre fiducia e cerco di ricambiare giocando sempre al meglio. I nuovi arrivi ci hanno dato nuova linfa, Ryan (Boatright, ndr) e Keaton (Nankivil, ndr) sono ragazzi che ci aiuteranno molto perché sono giocatori forti e bravissimi ragazzi. In più siamo contenti che Sandro sia tornato e che possa darci una mano in campo e fuori».

    Coach Gennaro Di Carlo ha analizzato il match che la Betaland andrà a giocare domenica: «Stiamo andando a giocare una gara nell’unico campo imbattuto in Italia, contro la prima in classifica, sappiamo che sarà difficile. Siamo consci di andare a giocare una gara tosta, ma andremo al PalaBigi con l’obiettivo di provare a fare il possibile e l’impossibile per fare bene. Domenica ci aspetta una trasferta difficile che non aiuta a livello di calendario, ma dobbiamo pensare a essere equilibrati mentalmente, e questa settimana ho avuto buoni segnali». Dopo le due vittorie consecutive a Capo d’Orlando si respira un’aria diversa: «Lunedì è stato un punto di partenza perché possiamo ancora migliorare tutti – analizza Di Carloabbiamo bisogno di trovare continuità in tanti aspetti. Stiamo riacquisendo fiducia nei nostri mezzi, e questo è importante, ma dobbiamo perfezionare i nostri giochi sui due lati del campo. Il lavoro da fare è tanto così come la nostra crescita potenziale. Credo che possiamo ancora migliorare molto».

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