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La cronaca della rocambolesca Virtus Ragusa contro Polisportiva Alfa

Un'immagine di Virtus Ragusa contro Polisportiva Alfa

Secondo la mitologia antica, la fenice rinasce dalle proprie ceneri… e non si può non ricorrere a quest’immagine, dopo aver visto giocare la Nova Virtus Ragusa contro l’Alfa Catania

Si fa fatica anche solo a raccontarla questa partita, incredibilmente sorprendente, ricca di colpi di scena che hanno interessato il pubblico del PalaPadua.

 

LA CRONACA

Uno degli inizi peggiori di questa stagione, se non addirittura il più buio finora per i padroni di casa. Un incubo chiamato Polisportiva Alfa, ha offuscato Ragusa in un primo periodo che merita di essere spedito nel dimenticatoio. I virtussini subiscono e non riescono a svincolarsi da quell’atteggiamento intimorito che li obbliga ad un parziale di 0-6 dopo due minuti giocati.

La Virtus perde palla, gioca esclusivamente in difesa, senza riuscire a concludere. Sono i giovanissimi Chessari e Antoci, con l’aiuto prezioso di una pennellata da tre firmata Canzonieri, a chiudere con un magro bottino di punti (solo 13 dopo i primi 10’) e uno spaventoso divario che li separa dagli ospiti. L’Alfa imposta lo schema di gioco su potenza fisica e dinamicità nello scambio. La palla sfreccia da giocatore in giocatore, Byrd e Arena con una tripla ciascuno oscurano il timido tentativo di risposta dei ragusani. Tramortiti, impauriti e con un pizzico di sfortuna, i virtussini non vedono la luce. In panchina le grida del capitano Sorrentino, ancora in fase di recupero dall’infortunio, non riescono ad arrivare ai giocatori, che sembrano intrappolati in una bolla. La pressione aumenta, così come il vantaggio catanese, la Virtus prova a reagire ma il canestro sembra stregato, impenetrabile. Abramo spazza via la speranza di un recupero, che sul finale del secondo quarto, sembra davvero un miraggio.

Ma si sa, quando non hai niente da perdere, o stai immobile, fermo nella palude che ti avvolge, oppure reagisci, provando a dare tutto.

Di rientro dall’intervallo lungo, a ricomporre i cocci di una squadra quasi irriconoscibile, ci pensa Licitra, vero regista della partita, che si “appoggia” allo stratosferico Canzonieri, in doppia tripla.

La rinascita ragusana avviene lentamente, e in men che non si dica, nonostante le triple di Byrd che fioccano senza troppe difficoltà, il divario si accorcia fino ad arrivare a 53-57 a due minuti dalla fine del terzo.

È ancora Canzonieri, senza freni, (top scorer del match con ben 33 punti) a mettere freccia e superare l’Alfa, ribaltando le sorti di una partita che sembrava terminata ancor prima di iniziare. Prestazione che difficilmente dimenticherà il giocatore ragusano: sono praticamente tutti suoi i punti del terzo quarto.Adesso la vista si fa sempre più limpida e il tunnel che aveva intrappolato Ragusa, sembra solo un lontano ricordo.

Gli ultimi dieci minuti di gioco sono da cardiopalma.

Mammana sale con una doppia su rimbalzo, ma Gottini risponde. È scontro fino all’ultimo secondo di respiro. Una perfetta intesa in tap-in di Licitra e Ferlito spingono Ragusa. Copertura impeccabile, ritmo e fluidità sbloccano la squadra di Di Gregorio che ci crede e con il cuore e le poche energie rimaste, (complici anche le assenze importanti di Alfonso Gebbia  e Sorrentino) va a prendersi la vittoria, con i denti e con le unghie.

È stata una vittoria cercata in tutti i modi – questo il commento a caldo di Licitra, che aggiunge – abbiamo messo l’anima, strappando la vittoria agli avversari

Ancora incredulo il pubblico ragusano, sostiene una squadra a cui va il merito di non essersi arresa, combattendo fino alla fine e conquistando due punti, frutto dell’amore per questo sport.

Asd Basket Club Ragusa-Asd Polisportiva Alfa 87-78

Parziali: 13-30; 27-44; 61-57; 87-78

Nova Virtus RagusaAntoci 2, Ferrera 4, Idrissou, Licitra 17, Chessari 20, Ferlito 2, Mammana 8, Canzonieri 31, Sorrentino n.e. All.: Di Gregorio

Asd Polisportiva Alfa: Ferraro 11, Gottini 15, Ferrara 3, Signorello, Byrd Javante 28, Verzi 2, Famà, Pennisi, Arena 3, Commissaris 15, Abramo 3. All.: Bianca

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