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    Pallacanestro Trapani sfida l’Eurovirtus Roma dell’ex agrigentino Alessandro Piazza

    Il mercato scintillante di Roma ha legittimamente creato aspettative di vertice nell’intero ambiente capitolino ed a pagare le conseguenze dei primi risultati deludenti è stato coach Davide Bonora che ha lasciato la panchina al 32enne Andrea Turchetto che, dopo le formative esperienze da assistente delle Nazionali Giovanili nonché di Pesaro e Ferrara, ha anche vissuto un’affascinante e suggestiva esperienza in Cina con i Guangzhou Long Lions. Sta ancora cercando l’alchimia perfetta, e piano piano punta ad uscire dalla zona bassa della classifica, per raggiungere posizioni più consone al talento del roster a disposizione. Le rotazioni non sembrano il punto di forza della formazione laziale che finora ha avuto poco dalla panchina che il nuovo coach sta cercando di responsabilizzare. Il quintetto è invece solido ed affidabile, impreziosito da una coppia di americani (Deloach e Sims) che conosce bene il campionato. Dalla crescita degli “altri” passeranno quindi le chances dell’Eurobasket di lottare per i play-off. Il roster. La mente della squadra è l’ex Agrigento Alessandro Piazza (1987), regista tascabile che fa della difesa e dei ritmi alti le sue peculiarità. Dirige magistralmente l’orchestra di coach Turchetto, rifornendo di assist i compagni ed incuneandosi in uno contro uno in area avversaria. Curiosa la sua attitudine a rimbalzo (la sua taglia è 175cm!) mentre migliorabili sono le percentuali al tiro. Ecco i suoi numeri: 10 p.ti, 4.1 falli subiti, 3.5 rimbalzi e 3.1 assist di media. Migliorabili le percentuali dal campo (38% da due, 32% da tre). Mani leste e pressione sulla palla sono il suo marchio di fabbrica (quasi 2 recuperi per gara). La guardia è il realizzatore Michael Brandon Deloach (1986), che è un esterno davvero completo, che può dare una mano anche in cabina di regia, data la sua attitudine nel creare per i compagni. Tira poi giù diversi rimbalzi e la sua casella dei falli subiti è sempre piena. Va tenuto d’occhio nei finali punto a punto! Le sue cifre stagionali: 17.5 p.ti, 4.3 falli subiti, 3.9 rimbalzi e ben 3.9 assist ad incontro. Tira inoltre con il 65% da due ed il 37% da tre (su quasi sette tentativi a match). Una buona mano arriva altresì dall’esperta ala David Brkic (1982), talento ed atipicità al servizio della causa, sempre pronto a colpire col tiro da fuori (34% da tre) sugli scarichi dei compagni. Finora viaggia con 6.2 p.ti (41% da due), 2.3 rimbalzi ed un insolito 58% dalla lunetta. Che coppia sottocanestro. Troviamo infatti Deshawn Sims (1988) che, dopo aver girato letteralmente il mondo, ha dimostrato di essere uno dei migliori centri di A2 nella scorsa stagione a Rieti. Sprigiona tutto il suo atletismo nei pressi dell’area colorata ed è il classico lungo con punti nelle mani, poiché dotato di ottima tecnica in post basso, pur non rinunciando ad uscire dal pitturato per colpire dalla distanza. Ecco il suo tabellino stagionale: 16.3 p.ti, 2.5 falli subiti e 5.4 rimbalzi a match. Bene dalla media (53%), migliorabile da oltre l’arco dei 6.75 (31%). Poi c’è Mitchell Poletti (1988) che da diversi anni è tra i migliori lunghi dell’intera lega. Presidia l’area colorata con autorità ed è particolarmente affezionato alla “doppia doppia”. Molto bene anche al tiro ed in genere nella pericolosità offensiva, come dimostrano i tanti falli subiti ad incontro. Ogni tanto la mette anche da fuori, con percentuali da esterno (40% da tre). Scrive a referto 14.3 p.ti (56% da due), 3.4 falli subiti e 6.6 rimbalzi per gara. Si è pienamente ripreso Daniele Bonessio (1988) che la passata stagione si è rotto il tendine d’achille. Sul parquet gioca sia da “tre” che da “quattro”, costituendo un prezioso collante tattico per lo staff tecnico, in virtù della sua abilità ad “aprirsi” oltre l’arco, punendo i più lenti pariruolo avversari ed, al contempo, liberando il pitturato per le incursioni dei compagni. Viaggia con 2.1 p.ti, 1.8 falli subiti, 2.2 assist e 2.3 rimbalzi per partita. Malissimo al momento dal campo (25% sia da due che da tre). Un buon contributo arriva poi dalla guardia-ala Eugenio Fanti (1991), talentuoso esterno che, rotto il ghiaccio con l’A2 cui approdava per la prima volta lo scorso anno, sta contribuendo a referto con buoni numeri. Conclude più dalla media che da tre, dove tira poco ed, al momento, con scarsa efficacia (22% da tre). I suoi numeri: 3.9 p.ti, 2.4 rimbalzi e 1.9 assist ad incontro. Benissimo dalla media (68%). Sul perimetro sta faticando più del solito l’esperta ala, ex Legnano, Matteo Frassineti (1987). Le percentuali dal campo finora non lo premiano (50% da due, 12% da tre) ma, se si accende, può fare male sugli scarichi. Da lui ci si aspetta più che 2.5 p.ti per gara. Spazio anche per Giulio Casale, playmaker del 1991 che è ritornato dopo essere stato protagonista della scalata dell’Eurobasket dalla serie C all’A2. Allunga le rotazioni e garantisce 2.6 p.ti di media, occupandosi prevalentemente di colpire dalla distanza con un pregevole 44% da tre.

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