Metti un Italo-Polacco, nato a Roma e cresciuto in Sicilia e scopri Sandro Paolo Listwon. Un percorso curioso e articolato quello del giovane centro dell’Eagles Basket Palermo, nato nella capitale, da genitori polacchi, nel 1993. Poi la decisione di trasferirsi in Sicilia da parte della sua famiglia ed è proprio da qui che nasce la passione per la palla a spicchi. “Ho incontrato un allenatore, Gerry Liguori, che mi ha invitato a giocare a pallacanestro all’Azzurra Belpasso – dichiara Listwon – è stato lui
che mi ha trasferito la sua passione per il basket. Un giorno volevo anche mollare, mi ha trovato in piazza a giocare a calcetto con gli amici. Mi ha riportato in palestra e da li non sono più uscito”.
Si sente dalle parole di Sandro il forte legame con la Sicilia che lo ha cresciuto cestisticamente, ma soprattutto in un’età difficile, avendo fatto le scuole elementari e medie proprio in Sicilia. “In Sicilia mi trovo benissimo, mi sono subito ambientato. Quando ascolto l’accento siciliano mi sento a casa, poi il cibo, l’accoglienza, la gente passionale, tutto fantastico. Penso all’anno scorso, sceso con Viterbo a giocare contro Cefalù (sua ex squadra ndr), mi hanno dedicato striscioni e cori, è stato incredibile”. La carriera di Sandro Listwon, dopo la parentesi di Belpasso porta alle giovanili di Teramo, per poi girare in lungo e largo la serie B tra Montecatini, Cecina, Bisceglie e Viterbo con la parentesi in C a Cefalù nella stagione 14/15.
Quest’anno approdato in maglia Eagles Sandro Listwon sta dando un ottimo contributo alla squadra con 11.9 punti di media a partita, candidando le “Aquile” ad un ruolo da protagonisti in questo campionato di serie C Silver, che si appresta a vivere un girone di ritorno entusiasmante.
“Ho un ottimo rapporto con il coach Flavio Priulla – ammette Sandro Listwon – ad inizio anno non ci ho pensato due volte ad accettare l’offerta di Palermo. Obiettivo? Quello di arrivare fino in fondo. L’Alfa Catania sta andando forte, ma noi tecnicamente non abbiamo rivali. La squadra è nuova ed è molto giovane, ha bisogno di tempo per amalgamarsi. Quando saremo ancora più affiatati riusciremo a non commettere più passi falsi”.