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SERIE B. Basket Barcellona risponde alla nota del Comune

Il conciliabolo a centro campo avvenuto al PalAlberti (ph. Costa D'Orlando)

Relativamente alla nota diffusa stamani dall’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Roberto Materia, la società Basket Barcellona intende fare alcune precisazioni. Relativamente all’affermazione secondo la quale la Società “debba ancora versare al Comune proprio per canoni pregressi per l’utilizzo dell’impianto diverse decine di migliaia di euro (oltre 60.000 euro!), peraltro già oggetto di rateizzazione”, l’Amministratore unico Tommaso Donato ha affermato: “Abbiamo usufruito della normativa, procedendo alla rateizzazione del debito pregresso, accettata dagli organi comunali, producendo anche regolare fidejussione a garanzia. Nel momento in cui non siamo stati perfettamente in linea, del resto, siamo stati costretti a emigrare a Patti o a Milazzo perché non ci è stato consentito accedere alla struttura”.
Quanto all’affermazione “E’ evidente, allora, che una maggiore attenzione alla collaborazione da parte della stessa Società, anche sul piano economico e semplicemente limitata agli impegni da essa assunti, potrebbe aiutare il Comune a mantenere efficiente l’impianto a beneficio di tutti”, Donato replica: “Visto che viene tirato in ballo lo spirito di collaborazione della Società, voglio precisare che abbiamo provveduto, a nostre spese, alla sistemazione dei tabelloni luminosi segnapunti con una spesa di oltre mille euro da noi sostenuta proprio per non gravare ulteriormente sulle casse comunali. Penso che questo sia già da solo un bel segnale del nostro spirito collaborativo”.
In ultimo – conclude Donato – volevo far notare che, mentre negli altri impianti atleti e tecnici impegnati in trasferta possono lasciare le loro auto parcheggiate all’interno degli stessi, noi siamo costretti a parcheggiare i nostri mezzi nello spiazzo antistante il palazzetto, quello davanti al Tribunale, per intenderci. Evidentemente non meritiamo lo stesso trattamento che viene riservato agli altri, pur portando comunque in giro per l’Italia il nome di Barcellona Pozzo di Gotto”.
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