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SERIE B. La bandiera Alessandro Sorrentino nuovo direttore sportivo della Virtus Kleb Ragusa

alessandro sorrentino ds

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Lascia il campo e il basket giocato per mettersi in discussione in una nuova sfida. La
Virtus Kleb Ragusa ha scelto il suo nuovo direttore sportivo. A vestire i panni di DS sarà
Alessandro Sorrentino. Classe 86, Sorrentino nasce cestisticamente nelle fila della Virtus
Ragusa e, a parte la parentesi a Gela, vi rimarrà sempre. Ha giocato con i colori del
capoluogo ibleo in tutte le categorie toccate dalla squadra a partire dal 2008 fino ad essere
il capitano, ruolo ricoperto fino all’ultima stagione giocata in serie C prima dello stop dei
campionati per la pandemia. La Virtus Kleb Ragusa adesso è impegnata nell’allestimento
del roster che giocherà nel prossimo campionato di serie B e alta è l’attenzione della
società nel definire una squadra che sia più competitiva.
«Per prima cosa – afferma Alessandro Sorrentino – voglio ringraziare la Virtus Kleb
Ragusa per l’importante incarico che mi è stato dato. È stata una scelta condivisa da tutti
in società e questo non può che rendermi felice. Devo dire che non è affatto facile passare
dal campo alla scrivania ma sto cercando di imparare il più velocemente possibile. È un
lavoro che richiede tanto impegno e dedizione ma soprattutto tante ore di studio che ci
permettano di conoscere bene l’andamento del mercato e i profili dei giocatori. In una
serie importante come la B ogni scelta ha il suo peso specifico e deve essere fatta con
passi lenti e ponderati. Stiamo lavorando per allestire un roster che possa proseguire il
progetto di crescita iniziato l’anno scorso basato sulla valorizzazione dei talenti locali con
l’inserimento di figure che possano dare slancio e solidità alla squadra. Cosi come
affermato da coach Bocchino, quest’anno la società ha posto obiettivi più importanti e il
lavoro deve essere incentrato sul raggiungimento degli standard prefissati. Vogliamo
creare un gruppo che possa entusiasmare il pubblico ragusano, sperando che possa
finalmente accorrere numeroso al palazzetto.»

 

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