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    Silvia Gambino prima allenatrice donna per una senior a Malta

    Già prima allenatrice donna siciliana ad aver svolto un corso Fiba, in queste settimane Silvia Gambino é diventata la prima donna capo allenatrice di una squadra senior a Malta.

    La formazione, quella della Victoria Libertas Spalding Melliah di proprietà di Niccolò Petrucci (figlio del presidente Fip Gianni Petrucci), l’ha scelta per succedere a coach Nedeljko Ninkovic per militare nella seconda divisione maltese. Campionato che equivale alla Serie D italiana.

    Ho già svolto il primo allenamento con la squadra – ha raccontato la giocatrice ex Rescifina e Rainbow Catania e istruttrice Minibasket ex San Luigi Acireale e Cus Catania – è andata molto bene. A fine mese arriverà un americano e saprò meglio che tipo di gruppo avrò a disposizione. Nel roster posso contare su tre italiani, un serbo, un americano e tanti maltesi“.
    Accettato il nuovo ruolo di head coach, Silvia Gambino ha scelto di lasciare definitivamente il basket giocato.

    Silvia Gambino con uno dei gruppi giovanili dell’ Hibernians

    Le squadre che alleno sono così salite a tre – ha spiegato l’allenatrice – contando anche l’under 14 e l’under 16 con Hibernians, per questo ho preso la scelta di non giocare più“.

    Attualmente Gambino è la prima donna a guidare una squadra maschile a Malta e di fatto non ha “colleghe” con lo stesso ruolo neppure immaginando un parallelismo con la Sicilia.
    Coach Deborah Bruni é capo allenatore, ma di una formazione femminile (Rainbow Catania). Rossana Libro é nello staff allenatori del Basket School Messina in C Silver ma dopo il daspo inflitto a coach Pippo Sidoti non ha ottenuto la qualifica di capo allenatore, bensì é subentrato coach Francesco Paladina. L’ex Priolo ed Eirene Ragusa Svetlana Kouznetsova non ha più ruoli da allenatrice all’interno della società iblea. Coach Lilia Malaja é assistente allenatore di coach Ninni Gebbia nel progetto CTF Sicilia femminile e assistente nella Rescifina Messina.

    Come può una donna conquistate la fiducia di una società che gioca in una serie competitiva maschile?

    Penso che il carattere sia tutto. Al di la del sapere (che è fondamentale) il mondo di trasmettere il proprio pensiero e le proprie idee fa la differenza. Ho accettato il ruolo di capo allenatrice in una squadra maschile perchè è totalmente opposto al lavoro con le giovanili portato avanti finora. Il mio prossimo step è completare l’ultimo anno di corso Fiba, far bene e racimolare più esperienza possibile con questo gruppo“.

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