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    Un occhio ravvicinato sul titolo Wnba 2018, Carolina Pappalardo nel 2015 in campo con 4 campionesse Usa: “Seattle fattore squadra!”

    Lì, dove probabilmente nessun atleta siciliano è ancora arrivato è arrivata una donna e a soli 19 anni. Carolina Pappalardo, ala catanese classe 1996, ha

    Carolina Pappalardo a rimbalzo tra Candace Parker ed Elena Delle Donne

    avuto la possibilità nel 2015 di dividere campo e squadra con ben 4 delle giocatrici che la scorsa settimana hanno lottato per aggiudicarsi il campionato Wnba 2017-2018.

    In campo con la maglia della Dike Napoli ha giocato contro Sue Bird, Breanna Stewart ed Elena Delle Donna, in squadra (sempre a Napoli) affianco di Noelle Queen.

    Carolina hai seguito le Finals, credi che il 3-0 con cui si sia chiusa la serie finale tra le Washington Mystics e le Seattle Storm fosse scontato?

    “Credo che quando si tratta di Finals il risultato non sia mai scontato, anche perché entrambe le squadre hanno dimostrato durante i playoffs di avere quella marcia in più che le ha portate all’ultimo step del campionato. Forse Seattle era un po’ più favorita per via della posizione in classifica durante la stagione regolare, ma non è un dato sufficiente per poter dire “sicuramente vincerà quella squadra”.

    Howard su Delle Donne è stato un fattore, ma quanti altri hanno caratterizzato questa serie?

    Howard in difesa su Delle Donne è stata veramente eccezionale, in gara 3 poi è stata fondamentale da entrambi i lati del campo con i suoi 29 punti. Un ulteriore fattore è stato sicuramente la presenza di Stewart, che con i suoi 25 punti di media ha dominato la serie e si è caricata la squadra sulle spalle. Bird si è messa a disposizione di ogni sua compagna come se fosse la prima rookie, quando c’era da prendersi le responsabilità lei c’era, quando c’era da dare fiducia alle compagne lei era lì. Lloyd è stata concreta come poche. Il fattore più importante è stata la squadra, ogni giocatrice che entrava dava il suo contributo e nessuna dava l’impressione di sentirsi meno importante delle altre. Questa è stata la chiave, secondo me. Washington purtroppo, ha peccato un po’ di inesperienza, un po’ di sfortunaper una Delle Donne non al 100%, nonostante una Toliver superlativa”.

    Cosa è mancato a Minnesota quest’anno?

    Minnesota non ha brillato neanche in stagione regolare quest’anno, le giocatrici quasi tutte veterane dopo la vittoria dell’anno scorso forse non hanno avuto la stessa “fame” che avevano la scorsa stagione. La sconfitta contro Los Angeles, squadra che aveva incontrato in finale l’anno scorso, in una partita da dentro o fuori (a proposito, la formula quest’anno non era proprio l’ideale) non era affatto una sorpresa, probabilmente una delusione, ma non una sorpresa“.

    Che differenza hai notato in campo lavorando con una giocatrice che milita in Wnba e/o comunque a cosa bisogna star attenti giocandoci contro. Al di là della tecnica, l’aspetto mentale..

    Per quanto riguarda il lavoro in campo, la mia breve esperienza affianco a giocatrici Wnba mi ha dato la possibilità di vedere che la differenza non sta tanto nell’impegno che si mette, ma più magari nell’approccio. Non intendo dire che loro siano più professionali o più dedite al lavoro, quello non dipende da dove giochi, se in Serie C o in Wnba, l’impegno delle persone lo puoi trovare ovunque. Non so bene quale sia la differenza invece a livello mentale, probabilmente se la sapessi avrei cercato di farmela insegnare!

     

     

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