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    Sulle polemiche successive a Cefalù-Napoli. Le precisazioni della Zannella Cefalù

    La Zannella Cefalù intende, con il presente comunicato, esprimere delle considerazioni in merito ad alcune esternazioni compiute negli ultimi giorni dalla stessa Società, dalla Società Cuore Napoli Basket, per mezzo della relativa Pagina Ufficiale Facebook, e da alcune testate giornalistiche, riferibili alla gara disputata la scorsa domenica tra Zannella Basket Cefalù e la Cuore Napoli Basket.

    In primo luogo, al fine di fugare ogni dubbio a riguardo, la Zannella Cefalù precisa che la diffusione, tramite la propria Pagina Ufficiale Facebook in data 19 febbraio 2017, delle immagini riproducenti la dinamica dell’azione che ha condotto all’espulsione del proprio atleta Emiliano Paparella non avesse alcun fine ne polemico, ne tanto meno denigratorio nei confronti della Società partenopea.

    Alla stessa, con in testa il Presidente Ciro Ruggiero, si rivolgono i più vivi complimenti per i risultati ottenuti nel corso di questa stagione e per le due splendide, ed equilibrate, partite disputate in questa regular season proprio contro la Zannella Basket, e un “in bocca al lupo” sia per il prosieguo della stagione che per l’imminente impegno nella Final 8 della Coppa Italia di categoria.

    La Zannella Cefalù, con la suddetta diffusione, intendeva solamente tutelare l’immagine del proprio atleta, potenzialmente lesa agli occhi di un pubblico che si fosse limitato ad aver notizia di un provvedimento disciplinare tanto severo quanto ingiusto, come palesato sia dalle immagini in parola, riguardanti le dinamiche che hanno condotto all’espulsione diretta del play-maker argentino, sia (parzialmente) dai provvedimenti del Giudice Sportivo (emanati in data 22 febbraio 2017 e consultabili da chiunque avesse interesse sul Sito Ufficiale della Federazione Italiana Pallacanestro), che hanno comminato la minima sanzione edittale di 1 giornata di squalifica, precisando ulteriormente che la condotta di Paparella non avesse “provocato danno alcuno”.

    La Zannella Cefalù, nonostante sia pacifico, per le ragioni precedentemente esposte, che non solo il danno provocato ma anche la condotta contestata ad E. Paparella siano sostanzialmente inesistenti, non presenterà ricorso avverso alla sanzione comminata dal Giudice Sportivo solamente per ragioni tecnico-procedurali legate ai tempi di emissione di una decisione da parte degli organi competenti che, anche nel caso di accoglimento del suddetto ricorso, rischierebbero di pregiudicare la presenza di Paparella nell’imminente gara contro la Virtus Cassino, presenza che sarà invece garantita dal pagamento della sanzione pecuniaria di commutazione.

    Per quanto riguarda invece la diffusione di un video riguardante l’acceso scontro avvenuto tra i giocatori Andrea Murolo (Cuore Napoli Basket) e Guglielmo Sodero (Zannella Basket Cefalù), la Zannella Cefalù intende esprimere una riflessione: la dinamica in parola, figlia del clima di nervosismo purtroppo ingeneratosi dopo (quello che ribadiamo essere) un errore arbitrale, giunto nella parte iniziale del secondo quarto e che ha ingiustamente privato  il team cefaludese del proprio play-maker titolare per il resto della partita, è senza alcun dubbio da stigmatizzare duramente. Ma nella diffusione delle suddette immagini, purtroppo, non può esservi intenzione di tutela nei confronti di nessuno dei due atleti, rischiando di fornire una raffigurazione distorta sia degli stessi che dello svolgimento della gara in sè (basti pensare che la testata sportiva Tuttobasket.net, per mezzo della propria pagina Facebook, abbia abbinato, in data 21 febbraio 2017 alle ore 15.12, a tali immagini una didascalia in cui si faceva riferimento alla temporanea uscita dal campo di Stefan Nikolic, atleta della Cuore Napoli Basket, per un colpo fortuito che nulla aveva a che fare con la dinamica oggetto del video). Guglielmo Sodero, nel corso della sua carriera e della sua ormai triennale militanza in maglia Zannella Basket Cefalù, si è sempre distinto per un comportamento irreprensibile dentro e fuori dal campo, e per quanto la sua reazione (ricordiamo sanzionata, comunque, da un fallo antisportivo) sia assolutamente deprecabile ciò non può e non deve intaccarne la complessiva valutazione in quanto uomo e in quanto atleta. E le medesime considerazioni siamo convinti possano essere rivolte al giocatore Murolo, anche lui colto da una momentanea carenza un senso sportivo che siamo sicuri appartenergli.

    Ricordiamo infine che delle 5 espulsioni comminate durante il corso della partita tra Zannella Cefalù e Cuore Napoli Basket, esclusa quella di E. Paparella sulla quale ci si è sufficientemente soffermati, le restanti sono state attribuite agli atleti Rappoccio, Ronconi (Cuore Napoli Basket), Terrasi e Tinto (Zannella Basket Cefalù) solamente per “ingresso in campo in modo arbitrario senza intenti aggressivi” (come da pronuncia del Giudice Sportivo), ossia per l’ingresso in campo dei suddetti atleti, in un momento della gara in cui sedevano in panchina, al solo fine di contribuire a sedare il momento di nervosismo intercorso tra Sodero e Murolo, precedentemente accennato. Decisione ineccepibile dal punto di vista regolamentare, ma che mal si concilia con alcune espressioni “colorite” utilizzate per descrivere la gara, quali “parapiglia” o “rissa” (come da articolo sulla gara pubblicato in data 20 febbraio 2017 dalla testata “Il Mattino”) .

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