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    AMICHEVOLI. Eagles Palermo, prova d’orgoglio con Agrigento, Priulla: “Test utile per la nostra crescita”

    Serata di grandi spunti e un avversario di doppio livello superiore con il quale il confronto non solo c’è stato, ma per tre quarti di partita è stato anche gradevole da vedere. La Eagles Basket di coach Flavio Priulla archivia la quarta amichevole pre campionato con un’ottima prova sull’ostico parquet del PalaMoncada, ospite della Fortitudo Agrigento di Serie A2.

    Nonostante si trattasse solo di un test amichevole, il finale di 84-62 (con parziali nei quali veniva resettato il punteggio per ogni quarto) ha visto i biancorossi reggere all’urto degli agrigentini di Ciani con le prime due mini partite concluse sul 22-16 e 18-17. Alla ripresa, il maggior blasone di una formazione come la Moncada, che quest’anno sarà chiamata a confermarsi nei piani alti del girone ovest di A2, non poteva mettere in crisi un risultato che sembrava scontato. Ad eccezione del periodo finale, vinto dai palermitani, anche in virtù delle ‘seconde linee’ mandate in campo dai padroni di casa.

    “Nei primi due quarti abbiamo avuto un buonissimo impatto e retto fisicamente, facendo anche cose buone a livello offensivo – il commento post-gara del coach Eagles, Flavio Priulla -. Abbiamo provato sempre ad poggiare la palla dentro, peccato che dal punto di vista difensivo non abbiamo avuto la pazienza giusta per difendere sul loro post-basso e così come la giusta aggressività sul perimetro, nel tentativo di limitare il loro tiro da fuori, concluso da Agrigento con un 12/35 da tre”.

    “Nel terzo quarto siamo un po’ crollati fisicamente, aspetto abbastanza normale contro una squadra che gioca in un campionato di due categorie superiori al nostro – ha concluso Priulla -. La capacità di non mollare, portando a casa l’ultimo quarto a prescindere dai quintetti in campo, è stato il miglior segnale che mi potevano dare i ragazzi. Dal punto di vista difensivo cresciamo molto e possiamo farlo ancora, in attacco invece è stata una partita complicata ma ce lo aspettavamo. Tutti spunti sui quali lavorare per migliorare ancora”.

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