La Eagles Basket trasloca, restando però nel ‘vicinato’. Allenamenti e gare casalinghe dei palermitani si svolgeranno, come da calendario, nel nuovissimo e avanzato impianto del PalaDallaChiesa di Bagheria.
Una decisione quasi obbligata per la società neo ripescata in Serie C, dovuta ad evidenti difficoltà logistiche: “Abbiamo deciso di spostare a Bagheria la nostra attività perché, con l’inizio della stagione alle porte, non sapevamo come fare a Palermo per le difficoltà a reperire i campi – spiega il general manager Francesco Lima -. Teniamo a precisare che la nostra resta una società che si riconosce in tutto e per tutto nella realtà palermitana, che possiamo dire si è solamente adeguata alla recente riorganizzazione delle vecchie province in realtà dell’area metropolitana”.
“Qui a Bagheria abbiamo trovato un ambiente assolutamente pronto e disponibile ad accoglierci, con tanta curiosità e attesa – prosegue Lima -. Il PalaDallaChiesa è una struttura all’avanguardia, con più di 2000 posti a sedere, che speriamo di poter riempire una volta mostrata la nostra nuova squadra ai tifosi”.
Ieri i primi due veri allenamenti al completo per il gruppo guidato da coach Flavio Priulla, osservati con grande attenzione dal gm Eagles: “Ora che siamo al completo e abbiamo visto muoversi i ragazzi, siamo decisamente contenti di quanto fatto sul mercato, specie considerando i tempi strettissimi avuti a disposizione”.
Il primo vero test arriverà già nel weekend, in quella che per tutti in casa Eagles è un po’ una corsa contro il tempo in vista dell’avvio del campionato di C Silver siciliano: “Ci fa grande piacere essere stati invitati a Barcellona per il primo torneo organizzato da loro – ha concluso Lima -. Anche se è prestissimo, dopo appena una settimana di lavoro, per noi sarà molto positivo giocare e testare i ragazzi in campo. In preparazione si fanno dalle sei alle otto amichevoli, noi ne avremo decisamente meno a disposizioni, quindi giocare contro squadre forti come Barcellona e Patti e anche contro un avversario che incontreremo come Costa d’Orlando non potrà che farci bene”.
