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    La Pallacanestro Trapani riparte da Latina dell’ex Tavernelli. Coach Ducarello domani in conferenza stampa

    Giovedì 28 dicembre, alle ore 12.00, presso la sala stampa “Cacco Benvenuti” del Pala Conad, si svolgerà la conferenza stampa pregara di coach Ugo Ducarello in vista della quattordicesima giornata di Serie A2 Old Wild West girone Ovest. Si invitano ad intervenire tutti i giornalisti di tv, radio, carta stampata e web.

    Per tutti i tifosi, sarà possibile vedere la diretta streaming della conferenza sulla nostra pagina facebook ufficiale.

    PRIMA SQUADRA

    Previsto per oggi l’ultimo “doppio” della settimana per la prima squadra (10.15/12.15 pesi + basket – 17.30/19.30 basket), in vista della ripresa del campionato. Venerdì 29 dicembre (ore 20.30), infatti, la Pallacanestro Trapani affronterà al PalaBianchini la Benacquista Assicurazioni Latina nella gara valida per la 14^ giornata di A2 Old Wild West girone Ovest.

    I NUMERI DI LATINA

    La formazione laziale si è notevolmente rinforzata rispetto alle stagioni passate, considerando la firma di due americani di sicuro rendimento ed il sensibile innalzamento del livello del gruppo di italiani del quintetto. Coach Franco Gramenzi, da esperto stratega, ha subito trovato la giusta alchimia ed i risultati finora conseguiti regalano a Latina una buona posizione di classifica. I fari sono però ben puntati ai primi quattro posti, ed in tal senso determinante si rivelerà il contributo delle rotazioni, un po’ corte al momento. Andiamo ai singoli. Il playmaker è l’ex granata Riccardo Tavernelli (1991) che, dopo la sfortunata parentesi in Sicilia, è tornato sui suoi livelli in un ambiente che conosce bene. Molto abile in 1c1 (non a caso si procura tanti falli che tramuta efficacemente in lunetta) e nel rifornire di assist i compagni. Prezioso poi il suo contributo a rimbalzo, mentre il tiro dal campo lo sta premiando più che in passato (60% da due, 40% da tre). Che numeri finora: 10.4 p.ti, 4.3 falli subiti, 4.2 rimbalzi e ben 4.5 assist per partita. Nel ruolo di guardia troviamo Andrea Saccaggi (1989) che, oltre al tiro da fuori (il suo marchio di fabbrica), sta trovando sempre maggiore fiducia anche nella gestione della palla, nonché nel prendersi qualche iniziativa in più in uno contro uno. Finora incide tanto, con 11.5 p.ti, 2.9 falli subiti, 3.5 assist, il 46% da due ed un migliorabile (per lui) 34% da tre (su quasi sei tentativi di media). Infine, il 91% dalla linea della carità. Sul perimetro c’è anche il talento di Marco Laganà (1993)  che nella sua carriera è stato frenato esclusivamente dagli infortuni che gli sono occorsi. Devastante in campo aperto, in virtù di doti atletiche non comuni e dell’energia che getta sul parquet, in entrambi i lati del campo. L’1c1 è la specialità della casa ma garantisce alla squadra anche preziosi assist e le sue indubbie qualità di difensore. Pecca invece nella precisione al tiro, soprattutto da fuori. Finora viaggia con 13 p.ti, 4 falli subiti, 5.3 rimbalzi e 3.9 assist a match. Tira dal campo con il 49% da due ed il 30% da tre. Il “quattro” è Benjamin Raymond (1987) che ha la mole del pivot ma movimenti e mani da esterno. Particolarmente difficile quindi da limitare, poiché troppo agile per i lunghi di turno ed, al contempo, troppo “fisico” per gli esterni avversari. Un rebus spesso irrisolvibile, come testimoniano le sue cifre stagionali: 22.8 p.ti (61% da due, 41% da tre), 5.6 falli subiti, 8.5 rimbalzi e 2.2 assist ad allacciata di scarpe. Numeri da MVP! Titolo che si contende con l’altro U.S.A. Josh Hairston (1992) che è un lungo che ha giocato nella prestigiosa Università di Duke sotto le cure del celebre coach Krzyzewski. In Europa ha vissuto esperienze in campionati poco competitivi ma sta presidiando l’area colorata con autorità ed ha particolare confidenza con la “doppia doppia”. Giocatore prevalentemente interno, sta scrivendo a referto statistiche da urlo: 20.2 p.ti e 7.3 rimbalzi per gara. Molto bene anche al tiro (68% da due, su oltre 12 conclusioni ad incontro) ed in genere nella pericolosità offensiva, come dimostrano i 3.7 falli subiti a match. Unico neo le palle perse, quasi 3 di media. Dalla panchina si alza quello che può considerarsi ormai una sorta di titolare aggiunto, Andrea Pastore (1994) che è una guardia particolarmente estrosa che ama forzare da tre e distribuire assist di notevole coefficiente di difficoltà. Negli oltre 28’ di utilizzo medio incide non poco, con 9.1 p.ti, 2.7 rimbalzi e ben 4.1 assist ad incontro. Male finora dalla distanza (28% da tre), specialità che prova 6 volte per singola gara. Balbetta al momento anche dalla media (36%). La confermata ala-pivot Giovanni Allodi (1994) è un tassello davvero prezioso nelle rotazioni neroazzurre. Tanto spazio per lui (oltre 22’ a match) con la seguente resa: 6.8 p.ti, 5.4 rimbalzi ed un notevole 69% da due. Pericoloso anche da oltre l’arco dei 6.75, specialità che usa poco ma con risultati eccellenti (67% da tre). Altro atleta che “tocca” il campo ed allunga le rotazioni è il lungo del 1997 Alfonso Di Ianni che, negli oltre 14’ di campo, fornisce il suo piccolo contributo alla causa (1.7 p.ti e 1.3 rimbalzi per partita). Poco spazio invece per gli esterni Matija Jovovic (1997) e Matteo Cavallo (2000), nonché per il lungo Matteo Ambrosin (2000).

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