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    Di Dio a forza 30. La Basket School Messina centra il tris a Catania

    Una convincente Basket School Messina conquista la terza vittoria di fila in serie B. La formazione peloritana, seguita al PalaArcidiacono da 50 appassionati tifosi, espugna con autorità il parquet del Cus Catania (72-84 il finale), al termine di un match combattuto e caratterizzato da percentuali stellari dall’arco degli etnei nei primi 25 minuti (12/18). Malgrado ciò, la squadra allenata da Pippo Sidoti non si è mai disunita e, più volte ricacciata indietro prima sul -9 e poi sul -8, riesce a riportarsi in scia agli avversari e piazzare il break decisivo nel terzo periodo. Nell’ultimo quarto, gli scolari tengono a distanza di sicurezza gli universitari gestendo al meglio il vantaggio fino alla sirena conclusiva. Arriva così un successo meritato che permette al team del presidente Zanghì di portarsi a quota sei in classifica. Top scorer del match Leo Di Dio, autore di 30 punti e 8 rimbalzi, ottima prova anche per Giorgio Busco (20 Ppg 7 Rpg), Mario Tartaglia suggellata da una schiacciata spettacolare (15 Ppg e 6 Rpg) e Bozidar Labovic (13 Ppg). Nel CUS Catania in evidenza Lo Iacono e Prior Ruiz (autori di 20 punti a testa), Valle e Vasta (11 ciascuno).

    I giallorossi partono bene con Busco e Tartaglia (3-10), soffrono e vanno sotto di fronte alla pioggia di triple degli etnei che, con Lo Iacono, Prior Ruiz e Valle, ottengono il sorpasso (19-17). La splendida tripla di marca giallorossa realizzata sulla sirena da Leo Di Dio permette agli scolari di chiudere avanti il primo periodo sul 19-20. Si torna in campo, ma la musica non cambia, anzi, la precisone al tiro dei ragazzi di coach Gaetano Russo è eccellente. Nulla possono Di Dio e Busco (11 e 8 punti nel parziale) contro le giocate di Vasta, Prior Ruiz e Lo Iacono. Il Cus vola a +9 (40-31). Ma la Basket School dimostra grande carattere e con la premiata ditta Di Dio – Busco si tiene in linea di galleggiamento (42-41). I liberi di Lo Iacono fissano il risultato sul 44-41 all’intervallo lungo. Negli spogliatoi Pippo Sidoti si fa sentire dai suoi, ma al ritorno in campo sembra che nulla si a cambiato. Lo Iacono e Vitosis martellano dalla linea dei 6,75 e Catania scappa sul +8 (51-43). Messina stringe le maglie in difesa e dà il via alla rimonta con un break di 14-0 firmato da Tartaglia, Di Dio (10 punti) e Labovic (51-57). Lo Iacono, Valle e Prior Ruiz provano a riportare in parità il CUS, ma la penetrazione di Elia Sidoti, la tripla di Busco e la “rubata” e canestro di Labovic ricacciano indietro gli etnei (59-66) alla mezzora. Nel quarto finale i giallorossi iniziano benissimo. Labovic, Yeyap e ancora Labovic da tre, regalano il massimo vantaggio ai messinesi (59-73). Diventa così più semplice gestire il vantaggio, anche se i cussini non vogliono cedere e con un 6-0 di parziale tornano a -8 (65-73). Sale a proscenio Tartaglia che mette un canestro da sotto, poi una triplona dall’angolo e, dopo la bomba di Vasta, regala spettacolo con una schiacciata che manda in estasi i tifosi giallorossi (68-80). I giochi sono ormai fatti, c’è il tempo di registrare i liberi che permettono a Leo Di Dio di centrare il trentello. Finisce 72-84 tra il tripudio degli appassionati giunti dallo Stretto per sostenere gli scolari.

    Dopo questo fondamentale successo in ottica salvezza, la Sidoti Band avrà appena 4 giorni di tempo per preparare la super sfida alla capolista Orlandina, in programma mercoledì 1° novembre alle ore 20 al PalaTracuzzi.

     

    CUS Catania – Basket School Messina 72-84

    Parziali: 19-20, 25-21 (44-41), 15-25 (59-66), 13-18

    CUS Catania: Mpeck n.e., Lo Iacono 20, Arcidiacono, Vasta 11, Cuccia 2, Corselli 5, Prior Ruiz 20, Valle 11, Carluccio n.e., Vitosis 3, Consoli n.e., Grassi n.e.. Allenatore: Gaetano Russo

    Basket School Messina: Labovic 13, Di Dio 30, Alberini, Contaldo n.e., Tartaglia 15, Vujic, Buldo 2, Sidoti E. 2, Busco 20, Freni n.e., Janic n.e., Yeyap 2. Allenatore: Pippo Sidoti

    Arbitri: Matteo Filesi e Federico Mameli

    Note: Usciti per cinque falli Tartaglia e Lo Iacono.

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