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    Virtus Ragusa, ecco la nota della presidente Sabrina Sabbatini

    Ad un mese dalla fine del campionato la presidente della Virtus Ragusa, Sabrina Sabbatini, ha reso note le posizioni del club rispetto al prossimo futuro.

    Nella stagione che si è appena conclusa non siamo purtroppo riusciti a centrare gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Sapevamo già da subito che l’introduzione di un nuovo campionato fra la serie A2 e la B sarebbe stata una potenziale insidia. Lo era per noi e per le altre 32 squadre, tutte di grande valore ed esperienza che nei quattro gironi nazionali si sono ritrovate nella stessa nostra situazione.

    Una stagione, quella della Virtus Ragusa, funestata dai numerosi infortuni, fino all’ultima partita giocata e che troppo spesso hanno costretto Coach Bocchino a ricorrere a soluzioni d’emergenza. Come è noto, siamo intervenuti con ulteriori innesti a metà campionato, abbiamo provato a recuperare in tempi rapidi gli infortunati e tutti i ragazzi, appena possibile, hanno dato il proprio contributo, benché le condizioni fisiche non fossero ottimali.

    Fino a qui i fatti. Tuttavia quando i risultati non arrivano occorre fare una valutazione più approfondita e per questo ci siamo presi il tempo necessario. Tanti i fattori analizzati: equilibri, errori di valutazione e come detto prima, il merito dei nostri avversari. Questi a nostro avviso sono tutti elementi che hanno contribuito all’esito.

    Ritenevo doverosa questa premessa, così come altrettanto importante è la premessa che voglio fare rispetto al futuro: La società continuerà a lavorare su questo progetto con lo stesso entusiasmo, le stesse ambizioni con cui abbiamo iniziato questa avventura, continuando ad esprimere la professionalità che ci è stata riconosciuta e di cui andiamo orgogliosi.

    Molte cose sono successe in questi ultimi 30 giorni. Mi è stato chiesto da più parti se la società stesse valutando l’acquisto di un titolo di B di Eccellenza e posso confermare che si, ci siamo mossi in questo senso per sondare e fare le necessarie proiezioni di sostenibilità economica.

    Va innanzitutto sottolineato che il nuovo campionato di B nazionale richiede un impegno di spesa almeno superiore al 30% rispetto a quello appena trascorso e se a questo si aggiunge la modifica dei contratti di lavoro sportivi e l’acquisto di un titolo, l’asticella dei costi si sposta in alto ancora un bel po’. Parlando della sostenibilità economica, dunque, sarebbe impensabile una valutazione che non tenga conto di tutto ciò dal punto di vista imprenditoriale. La Virtus è certamente sport, passione, aggregazione e tutti noi siamo fieri di portare avanti una eredità così prestigiosa, ma non possiamo certo dimenticare che una società rimane tale anche dal punto di vista finanziario. Oggi posso affermare che Ragusa è una società sana e senza debiti, in grado di mantenere gli impegni che assume. Questa è la strada che abbiamo tracciato dal primo giorno e che intendiamo perseguire.

    Siamo sempre stati consapevoli che una crescita degli obiettivi avrebbe comportato l’esigenza di nuova finanza e già da tempo ci siamo mossi incontrando tanti imprenditori, ragusani e non. A loro abbiamo chiesto di affiancarci nel portare avanti questo progetto. L’obiettivo delle interlocuzioni non è stato circoscritto alla possibilità di disputare il campionato di serie B nazionale o il campionato di B Interregionale. Puntiamo ad una pianificazione di medio e lungo termine che sia solida, che ci consenta una scalata che, al di là dei sogni da tifosi, possa essere sostenuta da un buon equilibrio finanziario. Purtroppo non abbiamo ricevuto le risposte che avremmo sperato e questo mi ha rammaricata non poco. Allo stesso modo, con più appelli, anche personali, abbiamo richiesto ai tifosi, agli appassionati di basket, di riempire, copiosi, gli spalti. Il PalaPadua ristrutturato, nella nuova configurazione può contenere oltre 1200 persone e che riempire gli spalti nelle partite casalinghe, come peraltro avviene in tantissime altre piazze di basket di serie B, significa davvero dare una grossa mano alla società! Già il pubblico potrebbe essere il più importante sponsor della squadra.

     

    Ho profonda certezza che il territorio ibleo e l’eccellenza delle aziende che esprime è in grado di sostenere un progetto nazionale, storico e di prestigio come quello della Virtus, per questo continuerò ad appellarmi a tutti i colleghi imprenditori e ai tifosi: “Siate parte attiva”, siamo disponibili ad ampliare la compagine societaria. Diversamente, sosteneteci nelle sponsorizzazioni. Diamo a Ragusa il posto che merita nello sport “tutti insieme”.

    Mi auguro che questo appello possa essere accolto, noi saremo pronti a valutare ogni opportunità.

    Allo stesso modo voglio ringraziare tutte le aziende e gli imprenditori che già ci sostengono; in più occasioni ho avuto il piacere di esprimere la mia più profonda gratitudine per il loro supporto. Continueremo a farlo con le iniziative e le sinergie che abbiamo in cantiere.

    Sulla prossima stagione quanto al roster ed allo staff tecnico, non posso ancora dire nulla. Le valutazioni sono in corso, ma vorrei ringraziare uno ad uno tutti gli atleti e lo staff tecnico di quest’anno appena trascorso. Grazie per la professionalità e la passione che hanno messo in campo anche e soprattutto nei momenti difficili. Adesso guardiamo al futuro e le prossime settimane saranno decisive su questo fronte.

    Un unico obiettivo continua ad indirizzare il nostro progetto: rendere sempre più strutturata l’azione intorno alla Virtus per rendere la Virtus più competitiva. La Ekso, società che rappresento e che resta il supporto economico di riferimento anche per la prossima stagione, continuerà ad essere parte attiva di questo cammino ambizioso che ci siamo dati 3 anni fa. Può succedere di rallentare, come è accaduto quest’anno, ma l’obiettivo non cambierà. Dobbiamo tutti essere consapevoli che per fare di più e più velocemente è necessario il supporto della città, delle imprese, dei professionisti e dei tifosi. Come abbiamo detto in più occasioni, la Virtus siamo tutti noi ed insieme possiamo fare tanto.

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